Cerca

ultima ora

ultime notizie

OGGI

Tunnel del Frejus, inaugurata la seconda canna: il Piemonte si apre all’Europa

Il governatore Cirio: «È una svolta storica per la mobilità e lo sviluppo del nostro territorio»

Tunnel del Frejus, inaugurata la seconda canna: il Piemonte si apre all’Europa

Una nuova pagina nella storia delle infrastrutture europee è stata scritta oggi, lunedì 28 luglio, con l’inaugurazione della seconda canna del tunnel stradale del Frejus, alla presenza di numerose autorità italiane e francesi, tra cui Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del Governo italiano, e Philippe Tabarot, ministro dei Trasporti del Governo francese.

«Quella di oggi è stata un’altra giornata importante per i collegamenti tra il Piemonte e il resto d’Europa – ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – perché un’ulteriore opera che aspettavamo da anni è diventata realtà per le nostre comunità e il nostro territorio».

Cirio ha poi sottolineato il valore storico di questo momento:
«È un momento storico perché continua la riapertura del Piemonte al contesto internazionale, per la quale abbiamo lavorato per risolvere i momenti difficili che abbiamo ereditato. Il vicepremier Salvini non ci ha mai fatto mancare il supporto e il coraggio necessario. I valichi sono strumento di sviluppo e crescita per le vallate e per l’intero territorio. Continua quindi oggi la stagione dello sblocco e dell’apertura di diverse infrastrutture di importanza strategica per la nostra economia: ad aprile abbiamo riattivato la ferrovia del Frejus, chiusa per un anno e mezzo a causa di una frana in territorio francese; un mese fa è toccato ad un intervento atteso da tantissimi anni come il tunnel del Tenda, che ha già registrato oltre 30.000 passaggi e provocato un aumento del 10% del turismo; la variante di Demonte ha avuto il via libera di Bruxelles; con i francesi è stato avviato un tavolo di lavoro per il raddoppio del traforo del Monte Bianco; e a fine anno sarà finalmente completata l’Asti-Cuneo. È anche la prova che le opere si fanno, anche in questo territorio: perché il dissenso è sempre legittimo purché avvenga nel rispetto delle regole e della democrazia, ma non sono accettabili le violenze ad opera di un manipolo di delinquenti che attaccano operai e forze dell’ordine».



Marco Gabusi, assessore ai Trasporti e Infrastrutture della Regione Piemonte, ha rimarcato il valore europeo del progetto:
«L’inaugurazione della seconda canna del Traforo del Frejus rappresenta un passo storico per la mobilità tra Italia e Francia e un punto di svolta per la sicurezza e l’efficienza del nostro sistema infrastrutturale alpino. È un’opera strategica non solo per il Piemonte, ma per tutto il corridoio europeo che collega il Mediterraneo all’Europa del Nord. Grazie alla separazione dei flussi di traffico e agli elevati standard di sicurezza, il nuovo tunnel garantisce un transito più fluido e protetto, in particolare per il trasporto merci. Questo traguardo arriva in un momento cruciale: a pochi giorni dalla chiusura programmata del Monte Bianco, che renderà ancora più centrale il ruolo del Frejus come asse logistico fondamentale».

Anche l’assessore alle Infrastrutture strategiche, Enrico Bussalino, ha evidenziato l’importanza dell’opera:
«Un’altra tappa importante per il potenziamento della viabilità internazionale che collega il Piemonte con la Francia e l’Europa. Un intervento strategico che migliora la fluidità del traffico e garantisce standard di sicurezza sempre più elevati. Si tratta di un investimento rilevante che rafforza il ruolo del nostro territorio nei grandi corridoi europei del trasporto e della logistica».

Il nuovo tunnel è stato realizzato congiuntamente dalle concessionarie Sitaf (Italia) e Sftrf (Francia). Lungo 12,9 chilometri e con un diametro di 8 metri, affianca la canna esistente, trasformando il traforo del Frejus nella più lunga galleria stradale a doppia canna d’Europa.

L’opera è dotata dei più avanzati sistemi di sicurezza: 34 rifugi, 9 by-pass carrabili, e un posto di controllo centralizzato di ultima generazione. La separazione dei flussi di traffico rafforza ulteriormente il suo ruolo strategico nel corridoio TEN-T Mediterraneo, consolidando la centralità del Piemonte nella mobilità europea.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

x