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01 Agosto 2025 - 09:42
Oggi, 1° agosto, in oltre 80 Paesi del mondo si celebra la Giornata Internazionale della birra, occasione nata nel 2007 in California per rendere omaggio a chi la birra la produce, la racconta, la serve e… la beve. L’Italia non fa eccezione e brinda con entusiasmo a un prodotto che ha saputo conquistarsi un posto sempre più centrale nel cuore (e nei bicchieri) degli italiani.
Dietro ogni birra artigianale si cela un sapere, una visione, un’identità territoriale. È ciò che sottolinea Unionbirrai, l’associazione che rappresenta i piccoli birrifici indipendenti italiani.
“La birra artigianale è cultura, è racconto del territorio, è socialità e incontro – dichiara Vittorio Ferraris, direttore generale –. È il frutto del lavoro di centinaia di microbirrifici che hanno innovato e creato valore. È tempo che venga riconosciuta anche sul piano normativo”.
In effetti, oggi la birra non è più solo una “bionda dissetante”, ma un vero universo fatto di stili, storie, profumi e abbinamenti. E gli italiani dimostrano di avere gusti sempre più curiosi e articolati.
Secondo i dati raccolti da una rete nazionale di locali specializzati, le dieci birre più amate dagli italiani nell’estate 2025 vedono ancora al primo posto la classica Bionda, seguita da una sempre più popolare IPA, che conquista per l’aroma intenso e il carattere deciso. Al terzo posto si conferma la Rossa, seguita da Weiss, Scura, American Wheat, Bitter e persino Ginger Ale.
Ma la vera novità è rappresentata dalla birra analcolica, oggi in nona posizione, in netta ascesa grazie a innovazioni produttive che la rendono gustosa e accessibile. Il segmento ha registrato in Italia una crescita del 35% solo tra il 2023 e il 2024, segno che la voglia di bere bene e con consapevolezza è più viva che mai.
“Il pubblico è sempre più curioso – spiegano da Doppio Malto – e chiede birre nuove, leggere, aromatiche, senza però rinunciare alla qualità”.
In parallelo al boom dei consumi cresce anche il desiderio di vivere esperienze legate alla birra, tra visite ai birrifici, degustazioni guidate, festival e itinerari turistici. Unionbirrai propone di istituire vere e proprie “Strade della birra”, come già avviene per vino e olio: percorsi segnalati e riconosciuti che valorizzino territori, produttori e operatori locali.
“Visitare un birrificio, scoprire come nasce una birra, assaggiarla sul posto: sono esperienze sempre più richieste dai turisti – spiega Ferraris –. Serve una cornice normativa che lo renda possibile ovunque, in sicurezza e con riconoscimento pieno”.
E se esiste un luogo dove questo progetto potrebbe partire domani mattina, è la provincia di Cuneo. Con decine di birrifici artigianali attivi, è una delle realtà brassicole più fertili e riconoscibili d’Italia.
Si sono sviluppati negli anni ed hanno saputo conquistarsi ciascuno la propria fetta di mercato. Ricordiamo, tra gli altri...
Un bella avventura è poi quella del Consorzio Birra Origine Piemonte iniziata nel 2019, quando un gruppo di produttori agricoli e artigianali di birra del Piemonte si riunisce per dare vita a un progetto comune con l’obiettivo di valorizzare la birra prodotta in regione, legandola al territorio e promuovendo l’utilizzo di materie prime locali.
Per quanto riguarda i birrifici BOP della Granda ricordiamo
In ognuno di questi birrifici si ritrova l’essenza della Giornata Internazionale della Birra: la birra come esperienza, racconto di un luogo, incontro fra persone.
Il settore brassicolo italiano è in fermento, nel senso più positivo del termine. L’innovazione corre, i consumatori evolvono, i territori rispondono. E oggi, più che mai, abbiamo tutte le ragioni per alzare il bicchiere e brindare.
Alla birra. Alla cultura. Al futuro.
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