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20 Novembre 2025 - 10:03
La stagione termica 2024-2025 si chiude con un dato chiaro: in Piemonte gli impianti termici continuano a rappresentare una delle principali fonti di emissioni e criticità ambientali. A dirlo è Arpa Piemonte, che ha proseguito anche quest’anno la sua attività di controllo su tutto il territorio regionale, analizzando impianti datati o particolarmente potenti, quelli cioè più a rischio di emissioni elevate.
Il quadro emerso dalle verifiche non è da sottovalutare. Su 1.686 impianti controllati, ben 131 presentavano violazioni normative: l’8% del totale. Una percentuale significativa, visto che si tratta perlopiù di generatori centralizzati che servono interi condomìni e, di conseguenza, oltre 52.000 abitazioni equivalenti.
Le irregolarità riscontrate da Arpa Piemonte riguardano soprattutto due aspetti:
53% dei casi: mancato rispetto dei valori minimi di rendimento
37%: superamento del limite di emissioni di NOx (ossidi di azoto)
10%: violazioni sulle norme di efficienza energetica (mancata manutenzione, assenza di termoregolazione o contabilizzazione)
Questi problemi incidono sia sui consumi che sull’aria che respiriamo. La sola messa a norma degli impianti sanzionati potrebbe portare a una riduzione di circa 5 tonnellate all’anno di NOx, uno degli inquinanti più critici per la qualità dell’aria.
Preoccupante anche un altro dato: 290 impianti (circa il 17%) presentavano carenze relative alla sicurezza. Le irregolarità sono state segnalate agli enti competenti — Comuni, Province, Inail e Vigili del Fuoco — per gli interventi necessari.
L’attività ispettiva è in costante aumento: dai 158 impianti controllati nel 2019-2020 si è arrivati agli attuali 1.686, grazie a un potenziamento organizzativo e ai fondi stanziati dalla Regione Piemonte per ridurre una delle fonti più importanti di inquinamento atmosferico domestico.
Gli interventi successivi alle ispezioni hanno effetti tangibili:
migliorano il rendimento degli impianti
abbassano i consumi
riduccono significativamente le emissioni
aumentano la sicurezza degli edifici e dei condomìni
Un impianto a norma significa meno sprechi, meno rischi e un contributo concreto alla qualità dell’aria.
Nella tabella e nel grafico che seguono sono riportati i controlli effettuati nelle diverse province nelle ultime quattro stagioni termiche (dalla stagione 2019-2020 a quella del 2024-2025)

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