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Impianti termici: i controlli di Arpa Piemonte evidenziano che 1 su 12 non è a norma

Dai controlli Arpa emergono violazioni, emissioni elevate di NOx e carenze di sicurezza. Ecco cosa è emerso nella stagione 2024-2025

Impianti termici nel mirino: 1 su 12 non è a norma in Piemonte

La stagione termica 2024-2025 si chiude con un dato chiaro: in Piemonte gli impianti termici continuano a rappresentare una delle principali fonti di emissioni e criticità ambientali. A dirlo è Arpa Piemonte, che ha proseguito anche quest’anno la sua attività di controllo su tutto il territorio regionale, analizzando impianti datati o particolarmente potenti, quelli cioè più a rischio di emissioni elevate.

Il quadro emerso dalle verifiche non è da sottovalutare. Su 1.686 impianti controllati, ben 131 presentavano violazioni normative: l’8% del totale. Una percentuale significativa, visto che si tratta perlopiù di generatori centralizzati che servono interi condomìni e, di conseguenza, oltre 52.000 abitazioni equivalenti.

 

Rendimento basso e NOx fuori limite: ecco dove si sbaglia di più

 

Le irregolarità riscontrate da Arpa Piemonte riguardano soprattutto due aspetti:

  • 53% dei casi: mancato rispetto dei valori minimi di rendimento

  • 37%: superamento del limite di emissioni di NOx (ossidi di azoto)

  • 10%: violazioni sulle norme di efficienza energetica (mancata manutenzione, assenza di termoregolazione o contabilizzazione)

Questi problemi incidono sia sui consumi che sull’aria che respiriamo. La sola messa a norma degli impianti sanzionati potrebbe portare a una riduzione di circa 5 tonnellate all’anno di NOx, uno degli inquinanti più critici per la qualità dell’aria.

 

Carenze gravi sulla sicurezza: segnalazioni ai Comuni e ai Vigili del Fuoco

 

Preoccupante anche un altro dato: 290 impianti (circa il 17%) presentavano carenze relative alla sicurezza. Le irregolarità sono state segnalate agli enti competenti — Comuni, Province, Inail e Vigili del Fuoco — per gli interventi necessari.

 

Controlli in crescita negli anni

 

L’attività ispettiva è in costante aumento: dai 158 impianti controllati nel 2019-2020 si è arrivati agli attuali 1.686, grazie a un potenziamento organizzativo e ai fondi stanziati dalla Regione Piemonte per ridurre una delle fonti più importanti di inquinamento atmosferico domestico.

 

Perché questi controlli contano davvero

 

Gli interventi successivi alle ispezioni hanno effetti tangibili:

  • migliorano il rendimento degli impianti

  • abbassano i consumi

  • riduccono significativamente le emissioni

  • aumentano la sicurezza degli edifici e dei condomìni

Un impianto a norma significa meno sprechi, meno rischi e un contributo concreto alla qualità dell’aria.

Nella tabella e nel grafico che seguono sono riportati i controlli effettuati nelle diverse province nelle ultime quattro stagioni termiche (dalla stagione 2019-2020 a quella del 2024-2025)

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