ultime notizie
21 Novembre 2025 - 07:40
Il fenomeno dell’Italian Sounding non si arresta, anzi continua ad allargare la sua ombra sulle eccellenze gastronomiche italiane. E questa volta a finire nel mirino sono anche i prodotti simbolo del territorio cuneese: formaggi, salumi e vini che, ogni giorno, vengono copiati e imitati oltreconfine. Il risultato? Un danno economico colossale per l’Italia: 120 miliardi di euro l’anno bruciati dal mercato dei falsi.
A denunciare con forza la situazione è Coldiretti Cuneo, che lancia un appello a non abbassare la guardia contro le multinazionali decise a cavalcare – e sfruttare – la reputazione del Made in Italy. “Le imitazioni colpiscono oltre due prodotti agroalimentari su tre che sembrano italiani ma non lo sono affatto”, spiega il Presidente Enrico Nada. “Si tratta di prodotti senza alcun legame produttivo, culturale o occupazionale con il nostro Paese. E i settori più colpiti sono proprio quelli che rappresentano la nostra provincia: formaggi, vino, salumi e ortofrutta.”
Il paradosso più amaro? I falsi non arrivano dai mercati emergenti, ma soprattutto dai Paesi più industrializzati, dove il fascino della cucina italiana è diventato terreno fertile per vere e proprie operazioni di contraffazione commerciale.
A preoccupare ulteriormente è la “nuova stagione” degli accordi internazionali dell’Unione Europea. “Accordi come quello con il Mercosur spalancano le porte a mercati in cui le contraffazioni sono già un problema cronico”, avverte Francesco Goffredo, Direttore di Coldiretti Cuneo. Una combinazione esplosiva che rischia di danneggiare ulteriormente le nostre produzioni certificate e la credibilità del marchio Italia nel mondo.

Intanto, la domanda internazionale di prodotti italiani continua a crescere. Ma proprio questa “fame di Italia” sta alimentando un mercato parallelo fatto di imitazioni a basso costo, etichette ingannevoli e nomi che strizzano l’occhio alla tradizione italiana senza averne nulla.
Per Coldiretti Cuneo è il momento di una mobilitazione compatta: difendere il vero Made in Italy significa difendere il lavoro, l’identità e il valore del territorio. Una battaglia che non riguarda solo gli agricoltori, ma l’intero Paese.
Edicola digitale
I più letti
Versione web de L'"Unione Monregalese", settimanale cattolico di informazione, notizie ed opinioni di Mondovì. Iscr. n°8 Reg. Canc. Trib. di Mondovì del 05-04-1951.
Direttore Responsabile Corrado Avagnina.
Edito da CEM - Cooperativa Editrice Monregalese Piazza S. Maria Maggiore, 6 - 12084 Mondovì - Tel. 0174 552900 - P.Iva: 01654260049
Registro delle Imprese di Cuneo n. 01654260049
Albo Società Cooperative n. A118893
Capitale Sociale € 25.768,00 i.v.
L’Unione Monregalese percepisce i contributi pubblici all’editoria. Tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Amministrazione trasparente: pubblicazione dei contributi pubblici, importo lordo contributo editoria anno 2022 euro 363.048,48 come da decreto della Presidenza Consiglio Ministri del 5.12.23
Oltre a quanto evidenziato in Nota Integrativa si evidenzia che gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis ricevuti dalla società sono contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di stato di cui all'art. 52 della L. 234/2012 a cui si rinvia e consultabile a questo link