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26 Luglio 2025 - 09:22
Dopo oltre quindici anni torna la Legge 18, lo strumento che nei primi anni Duemila contribuì in modo decisivo a trasformare l’offerta turistica piemontese in vista delle Olimpiadi invernali di Torino 2006. Oggi, nel 2025, la Regione Piemonte la rilancia con una nuova forza: quasi 16 milioni di euro per sostenere piccole e medie imprese del settore turistico-ricettivo.
Il presidente Alberto Cirio e l’assessore Paolo Bongioanni hanno annunciato il nuovo bando, che mette a disposizione contributi a fondo perduto fino a 60mila euro per alberghi, B&B, agriturismi, rifugi, campeggi, villaggi turistici e tante altre realtà del turismo regionale.
«È il ritorno della legge che ha reso competitivo il Piemonte – spiega Cirio – e oggi rappresenta lo strumento più concreto per spingere l’intero settore verso una nuova crescita, fatta di qualità, innovazione e sostenibilità».
Il bando sarà attivo da fine luglio fino al 30 settembre e prevede un contributo regionale pari al 50% dell’investimento, per progetti da un minimo di 20mila a un massimo di 120mila euro. Obiettivo? Riqualificare le strutture, aumentarne la capacità ricettiva, migliorare l’accessibilità e l’efficienza energetica, e offrire nuovi servizi pensati per famiglie, sportivi e turisti internazionali.
Sono ammessi anche nuovi imprenditori e strutture attualmente chiuse, purché non si tratti di nuove costruzioni. Il sostegno riguarderà esclusivamente spese per investimenti: dall’ammodernamento di camere, bagni e spazi comuni, alla creazione di spa, aree bimbi, depositi bici e dehors accoglienti.
«L’accoglienza è il nostro primo biglietto da visita – sottolinea l’assessore Bongioanni – e in un mercato turistico sempre più competitivo, la qualità della ricettività è fondamentale. Questo bando mette finalmente l’impresa al centro e prepara il terreno per nuove misure dedicate alla promozione e alla redditività».
Con il ritorno della Legge 18, il Piemonte sceglie di investire con coraggio nel futuro del suo turismo: non solo per attrarre nuovi visitatori, ma per costruire un’offerta moderna, inclusiva e sostenibile, capace di raccontare – e vendere – al meglio tutta la bellezza del territorio.
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