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07 Agosto 2025 - 11:08
A Mondovì Piazza, fra i mille tesori storici e architettonici, ce n'è uno che attira lo sguardo in modo particolare: è il Palazzo del Governatore, che molti - non a caso - hanno ribattezzato, e a ragione: "palazzo degli stemmi". Perché sulla sua facciata oggi si scorgono una ventina di blasoni delle antiche casate di Mondovì.
Ma non è stato sempre così.
Fino ai primi anni duemila, quegli stemmi erano parzialmente o totalmente coperti, come si vede da questa immagine cartolina degli anni '80
Nel 2003, grazie anche a un contributo finanziario di 150 mila euro da parte della Fondazione CRC, si iniziò un poderoso intervento su quella facciata, a partire dalle analisi sugli strati pittorici per poi arrivare al restauro vero e proprio. Quello che ne emerse fu... spettacolare.
In pratica, un puzzle di araldica:
A partire dal Quattrocento la facciata fu dipinta con emblemi e stemmi vari, ed in particolare con gli stemmi dei governatori e dei casati che governarono la città almeno da quattro-cinque secoli indietro: ma erano stati ricoperti, persi in seguito a interventi edilizi. Sono qui rappresentati cinquecento anni di storia di Mondovì.
«Dal Medioevo in poi, ogni secolo vi ha lasciato stemmi e decorazioni - scrisse il prof. Ernesto Billò nel 2006 a lavori conclusi - , spesso sovrapposti: un mosaico complicatissimo, ricco di sorprese e di suggestioni offerte a quanti si affacciano sulla piazza Maggiore di Mondovì. Un campionario di stemmi, meridiane, simboli suggeriti dal variare dei gusti e dei vertici di potere. È un "grande tabellone" da leggere con curiosità e da interpretare filologicamente».
Oggi, grazie al Centro Studi di Mondovì, c'è un'occasione speciale per scoprire i segreti e le curiosità dell'antica Araldica monregalese: in occasione della Mostra dell’Artigianato, il Centro Studi ha realizzato una Mostra allestita nella sede di vicolo Monte di Pietà 1 a Mondovì Piazza proprio sull'Araldica.
Il titolo è “Mondovì e i suoi stemmi" e presenta una prima sintesi di una ricerca ben più estesa in corso presso il nostro Centro. La Mostra rimarrà aperta durante i giorni della Mostra dell’Artigianato, con gli stessi orari della Mostra, e poi per altri tre fine settimana (sabato e domenica) sino al 7 settembre.
«Questa piccola esposizione è stata pensata per presentare ad un pubblico vasto una ricerca in corso presso il Centro Studi Monregalesi su armi di famiglie, vescovi e istituzioni presenti in città e reperibili in spazi pubblici e privati. Ad essi vuole indirizzare per una facile e rapida lettura se pure settoriale della storia di Mondovì. L'arte araldica (dal Settecento detta anche Blasone) richiama e indirizza ad una persona nota, una famiglia, un gruppo, un ente, un territorio con confini propri, con riconoscimenti e diritti, in epoche in cui la scrittura e la lettura erano retaggio di pochi» spiegano dal Centro Studi Monregalese.
«Da segno di riconoscimento diventa poi segno onorifico gestito dal sovrano e subito dopo argomento di studio e di supporto agli studi storici. Gli stemmi sono però stati (e sono ancora) quando sono posti in luogo pubblico, una indicazione rapida ed univoca (più che non scritte e pannelli) che rimanda alla proprietà, al dominio, ad un uso storico: oggi una guida turistica infallibile e per tutti»
La mostra presenta una lettura degli stemmi che sono su appena cinque edifici di Piazza: il Palazzo del governatore, il Palazzo Episcopale, il Palazzo di Città, il Palazzo Fauzone (già detto "dei Bressani") e il Palazzo del Monte di Pietà. Ma molte altre letture si possono aggiungere. Per questo è in preparazione per il 2026 un numero di "Studi Monregalesi" dedicato interamente all'araldica di Mondovì che partirà proprio dalle armi visibili in luoghi pubblici e su monumenti aperti al pubblico.
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