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«L'impresa di quei giovani, un secolo fa, che portarono in spalla la croce sulla cima Monviso»

La Croce sul Monviso compie 100 anni. Una croce alta 2,90 metri e dal peso di oltre un quintale

«L'impresa di quei giovani, un secolo fa»: la Croce sul Monviso compie 100 anni

Fu un'impresa. Compiuta da un gruppo di giovani della parrocchia di Racconigi, un secolo fa. Sabato 30 agosto 2025 sono stati celebrati i 100 anni dalla posa della croce sulla cima del Monviso. Ieri, domenica 31 agosto, nella cappella di Pian del Re, don Aldo Giraudo, già parroco di Racconigi e celebrante della messa in vetta nel 2000, ha officiato una messa commemorativa, alla presenza delle autorità religiose del territorio.

La portarono a spalle, un passo dopo l'altro

Certo, oggi sarebbe diverso. Chissà: forse si userebbe addirittura un elicottero, come quando è stata portata a valle per il restauro. Invece quei ragazzi la portarono a spalla, un passo dopo l'altro. Guidati dal teologo Bruno Garavini, fino ai 3.841 metri della vetta, i pezzi di una croce alta 2,90 metri e dal peso di oltre un quintale.

Realizzata nell’officina dei fratelli Tribaudino, anch’essi di Racconigi, la croce venne restaurata nel 2000: in quell’occasione fu riportata a valle grazie a un elicottero, sottoposta a un accurato lavoro di recupero, e infine nuovamente collocata in vetta. "In quella occasione la sezione racconigese del CAI volle ricordare la storia della sua costruzione e posa con un libretto pensato e scritto da Mario Monasterolo, che ricordiamo con immutato affetto", hanno commentato i rappresentanti del CAI locale.

Nel centenario, oltre alle commemorazioni ufficiali svoltesi nei pressi del Bric Lombatera, è stata organizzata un’ascesa simbolica al Monviso, con la posa in vetta di una copia del libretto commemorativo, contenente una dedica speciale del sindaco di Racconigi, Valerio Oderda. “Siamo fieri di celebrare questa impresa che parla di coraggio, determinazione e spirito di comunità -ha dichiarato Oderda- Quei giovani racconigesi hanno posato non solo una croce, ma un simbolo che oggi appartiene a tutto il Piemonte”.

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