ultime notizie
05 Settembre 2025 - 12:00
Abderrahmane Amajou al'arrivo a Catania in attesa della partenza
«Oggi ho scelto di imbarcarmi con la Global Sumud Flotilla. Non è un gesto simbolico, ma un atto di giustizia e responsabilità. Dopo oltre 700 giorni di assedio e genocidio, non possiamo restare in silenzio». Lo dice con lo smartphone in mano Abderrahmane Amajou mentre si filma dal porto di Catania.
Abderrahamane, 39 anni di Bra, da giugno è il presidente di Action Aid Italia. Fa parte dei tanti attivisti che ha scelto di partire per la nota operazione non governativa nata per esprimere solidarietà e portare aiuto alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza. La partenza, inizialmente fissata per il 4 settembre, è stata rinviata a causa del maltempo. Nel frattempo, ventitré imbarcazioni con a bordo attivisti e figure politiche, tra cui Greta Thunberg e l’ex sindaca di Barcellona Ada Colau, sono salpate il 31 agosto dal capoluogo catalano; altre cinque hanno lasciato Genova.
«Con uomini e donne provenienti da tutte le parti del mondo ho scelto di salpare come volontario per portare un segno concreto di solidarietà al popolo palestinese e per dire ad alta voce che Gaza non è sola. Io credo che il nostro dovere sia rompere l'indifferenza, sfidare la complicità e affermare la dignità. Questa flotta non è solo un viaggio sul mare: è un messaggio per il mondo».
«Questo è un momento storico», spiega Amajou nel suo appello. «Non si tratta di un semplice gesto simbolico, ma di un atto di giustizia, di un dovere morale che come cittadini ed esseri umani non possiamo più rimandare.
Da oltre 700 giorni Gaza vive un assedio con pochi precedenti nella storia contemporanea. Ospedali rasi al suolo, scuole e università distrutte, intere famiglie sterminate. Non possiamo più restare in silenzio. È per questo che ho scelto di essere qui: mi guida un senso di responsabilità e la volontà di dimostrare che Gaza non è sola. La solidarietà non si ferma davanti ai muri, agli assedi, alle minacce.
Da tutta Italia tante persone si stanno unendo a noi. La Sumud Flotilla è il grido di un’umanità che non vuole più rimanere in silenzio, indignata dall’immobilismo della politica nazionale e internazionale. Oggi è il momento di dire basta. Se fino ad ora nessuno ha fatto nulla di concreto, lo faremo noi, come semplici cittadini. Più saremo, più efficace sarà la nostra azione. Anche da casa avete un ruolo fondamentale: condividendo sui social e raccontando questa missione ci aiuterete non solo ad attirare l’attenzione mediatica, ma soprattutto a garantire maggiore sicurezza per tutti noi».
Braidese, ma con origini carrucesi, è stato nominato a inizio estate presidente di ActionAid Italia, l’organizzazione internazionale indipendente presente in 71 Paesi nel mondo, che agisce insieme alle comunità più discriminate contro la povertà e l’ingiustizia. Abderrahmane Amajou, 39 anni, è nato in Marocco, ma è in Italia dal 1994, dove ha poi ottenuto la cittadinanza nel 2011. A Bra aveva ricoperto anche la carica di consigliere comunale.
«Carrù è il primo posto in Italia dove ho vissuto con la mia famiglia. Nelle case davanti alla stazione, quando il treno funzionava ancora, e qui ho frequentato le Elementari», ricorda con piacere Amajou. «Ora in paese non ho più parenti, ma a Mondovì, fino a cinque mesi fa, c’erano i miei fratelli».
L’elezione è avvenuta nel corso dell’assemblea generale dei soci, svoltasi lo scorso 21 giugno. Abderrahmane Amajou è “community organizer”, fondatore e presidente del Coordinamento delle Diaspore per la Cooperazione Internazionale (Codiasco), esperto di cambiamento climatico e vicepresidente della fondazione ilantropica Uicio Pio della Compagnia di San Paolo. È un professionista con una solida formazione in studi internazionali e management dello sviluppo, con esperienza pluriennale nel campo della cooperazione internazionale, delle politiche migratorie e dell’inclusione sociale. Ha ricoperto incarichi istituzionali a livello locale e ha sviluppato progetti innovativi presso Slow Food Internazionale, con particolare attenzione alle comunità migranti e alla valorizzazione delle diversità culturali. Membro attivo di reti nazionali e internazionali per la leadership inclusiva, è impegnato nel promuovere modelli di sviluppo sostenibile e partecipativo. «Siamo chiamati a operare in un contesto segnato da crisi globali, arretramento dei diritti, riduzione degli spazi civici, trasformazioni profonde nella partecipazione democratica, e lo faremo forti della nostra cultura organizzativa basata sul modello di co-leadership e leadership condivisa». Guiderà ora l’organizzazione per il prossimo triennio.
Edicola digitale
I più letti
Versione web de L'"Unione Monregalese", settimanale cattolico di informazione, notizie ed opinioni di Mondovì. Iscr. n°8 Reg. Canc. Trib. di Mondovì del 05-04-1951.
Direttore Responsabile Corrado Avagnina.
Edito da CEM - Cooperativa Editrice Monregalese Piazza S. Maria Maggiore, 6 - 12084 Mondovì - Tel. 0174 552900 - P.Iva: 01654260049
Registro delle Imprese di Cuneo n. 01654260049
Albo Società Cooperative n. A118893
Capitale Sociale € 25.768,00 i.v.
L’Unione Monregalese percepisce i contributi pubblici all’editoria. Tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Amministrazione trasparente: pubblicazione dei contributi pubblici, importo lordo contributo editoria anno 2022 euro 363.048,48 come da decreto della Presidenza Consiglio Ministri del 5.12.23
Oltre a quanto evidenziato in Nota Integrativa si evidenzia che gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis ricevuti dalla società sono contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di stato di cui all'art. 52 della L. 234/2012 a cui si rinvia e consultabile a questo link