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L’uomo che porta in tv i misteri della Val Bormida

Giorgio Baietti, insegnante e scrittore, tornerà a fine mese su Rete 4 ospite di Roberto Giacobbo.

L’uomo che porta in tv i misteri della Val Bormida

Giorgio Baietti all'interno degli studi di Freedom, nel riquadro Roberto Giacobbo

Pur non abitando più da molti anni in Val Bormida, Giorgio Baietti la sua terra se la porta sempre nel cuore. E, ora, anche in tv. A fine luglio è andato in onda in prima serata su Rete 4 come ospite in studio della trasmissione “Freedom, oltre il confine” di Roberto Giacobbo. La puntata, trasmessa il 27 luglio, si può rivedere online su Mediaset Play, ed è solo l’inizio di una “serie” che coinvolgerà da vicino Altare e, forse, anche Saliceto.

Baietti, classe ’61, è nativo di Millesimo. Giornalista e scrittore, è stato invitato come uno dei massimi esperti del cosiddetto “mistero” di Rennes-le-Château, il borgo di meno di 100 abitanti, sperduto nell’Occitania francese, ma che ogni anno è meta di migliaia di amanti del mistero e di cercatori di tesori, attirati sul luogo da un “corpus” leggendario creatosi nel tempo dal sovrapporsi di tematiche provenienti da ambienti culturali molto diversi, quali l’epoca celtica, quella romana, la ricerca del Graal e i miti dei templari. L’oggetto della ricerca è un presunto “tesoro” che sarebbe stato sotterrato in paese e ritrovato dal parroco tra la fine dell’800 e l’inizio del ’900.



«Nel mio romanzo “Buio come il vetro”, uscito alcuni anni fa e che, a breve, avrà una nuova versione di stampa nazionale racconto di alcuni avvenimenti misteriosi avvenuti tra Altare, Cengio e Saliceto», spiega Baietti. «Su Altare ho fatto una serie di scoperte relative a un vetro antico e ho trovato delle similitudini con Rennes-le-Château. Ho già portato in paese la troupe televisiva di “Voyager” su Rai 2, poi “Mistero” di Italia Uno e, adesso, “Freedom” con Roberto Giacobbo, su Rete 4».

«A tal riguardo – ci anticipa – è in previsione una nuova puntata su Altare che andrà in onda a breve, registrata presso gli studi Mediaset di Roma. È mia intenzione proporre a Roberto Giacobbo e allo staff di Freedom un ampio servizio televisivo su Saliceto, proprio come nella trama del mio libro “Buio come il vetro”. Insomma, con la Val Bormida sempre protagonista».

Giorgio ora risiede nell’Alessandrino, dove è docente di Storia e Filosofia. All’attivo ha una quindicina di pubblicazioni tra saggi storici, romanzi e racconti con vari editori: Piemme Mondadori; Mediterranee; Mondolibri; Lindau; Minerva; Verdechiaro. Nel curriculum spicca anche l’antologia di racconti “Giallo Uovo. Ne uccide più la gola che la spada” (Mondolibri), scritta insieme al compianto ed amico Giorgio Faletti.



Il focus del lavoro di ricerca resta però sempre Rennes-le-Château, dove Baietti per un certo periodo ha anche vissuto. «Sono stato tra i primi in Italia a occuparmi del mistero, era il 1986. Ora, su questo ed altri enigmi storici, tengo conferenze e seminari in tutta Italia e anche in Francia e Svizzera». Nella sua Val Bormida organizza tour e visite guidate. Può sembrare a primo acchito strano, ma è una meta “gettonata”: «Ci sono persone che arrivano anche appositamente da Roma o dall’Abruzzo. Una signora si è fermata appositamente più giorni. Sulle nostre colline ci sono gioielli architettonici e cappelle che si fanno apprezzare». A breve, anche sul piccolo schermo della tv.

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