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"Caso" bitumificio, il Comitato: «Dal Comune rassicurazioni di facciata»

Il gruppo risponde all'Amministrazione: «Si schieri apertamente con i cittadini. Stiamo aspettando un incontro pubblico»

"Caso" bitumificio, il Comitato: «Dal Comune rassicurazioni di facciata»

Frazione Buretto, con la recinzione rossa per i lavori del bitumificio

Prosegue a Bene Vagienna il botta e risposta tra maggioranza, minoranza e Comitato di cittadini, sull'ormai noto "caso bitumificio", in relazione al progetto depositato dalla Itinera Spa per la costruzione di un impianto di produzione asfalto in località Buretto.

Dopo gli interventi dei giorni scorsi, oggi torna a parlare il Comitato di cittadini "Per il Bene Comune", che dall'anno scorso è impegnato a contrastare la realizzazione dell'impianto. Riportiamo di seguito il nuovo documento recapitato alla nostra redazione: 

La nota diffusa sui giornali dall’Amministrazione comunale di Bene Vagienna in merito al cosiddetto “caso bitumificio” appare, ad una lettura attenta, più come un tentativo di rassicurazione di facciata che come una reale presa di responsabilità politica. Andiamo con ordine.

Si legge che “l'Amministrazione è sempre stata e sempre sarà dalla parte della cittadinanza....” Belle parole, concretizzate in che modo? Peccato che la cittadinanza non sia mai stata resa partecipe né interpellata se non a piccoli gruppi, a decisioni già prese e a termini di ricorso già scaduti. “...impegnandosi a salvaguardare la salute e il benessere dei cittadini”. Questo non si evidenzia solo nella cura della cittadinanza (ricerca dei medici, aiuti ai tempi del Covid), ma anche e soprattutto nella prevenzione quando l'installazione di un impianto insalubre viene a minare la salute fisica e psichica degli abitanti di tutto il Comune.

Siamo contenti che l’Amministrazione abbia preso la decisione di “costituirsi in giudizio avverso contro il ricorso al Tar”. Questa finalmente è una mossa concreta che arriva dopo mesi di mobilitazione dei cittadini e dopo l’appello del comitato “Per il Bene Comune”. Non si tratta di un’iniziativa spontanea a tutela del territorio (come viene presentata) bensì una reazione forzata, resa necessaria dall’esposizione mediatica della vicenda, uscita dai confini ristretti della provincia di Cuneo. In sostanza: più un atto difensivo che un segnale di visione politica.

L'Amministrazione comunale di Bene Vagienna desidera precisare che l'autorizzazione per l'impianto di Itinera, non è di competenza del Comune, bensì della Provincia”. Infatti il ricorso di Itinera è contro la Provincia che, in accordo con i vari Enti, tra cui il Comune di Bene Vagienna, ha stabilito che fosse necessario sottoporre un tale impianto alla valutazione di impatto ambientale. Forse il problema non si sarebbe mai posto se la variante 17 al Piano regolatore non avesse spianato la strada all'insediamento di tale impianto. Qui sta la responsabilità del Comune di Bene Vagienna che ha il dovere politico di difendere il proprio territorio, adottando strumenti urbanistici, ambientali e di pressione istituzionale per orientare le scelte sovracomunali. Limitarsi a ricordare che “decide la Provincia” equivale a lavarsene le mani, quando la cittadinanza chiede invece fermezza e azioni concrete, non vuote rassicurazioni.

Veniamo ora alla questione striscioni: dopo 10 mesi di esposizione degli striscioni fuori dalle nostre case, siamo stati multati come Comitato nella persona del presidente, nel momento in cui ci siamo recati dalle Forze dell' Ordine per far denuncia contro ignoti a motivo di ben 4 vandalismi in cui gli striscioni sono stati distrutti. Tra l'altro quello multato, al momento della contravvenzione, era già stato rimosso perché distrutto e non più sostituito.

La questione rimozione degli striscioni viene presentata dall’Amministrazione come un semplice problema burocratico. Tuttavia, ciò che conta non è la correttezza formale delle affissioni, ma il clima che si è venuto a creare: da una parte cittadini che cercano in tutti i modi (oltre agli striscioni sono state organizzate più serate informative a Bene Vagienna e non solo); dall’altra un’ Amministrazione che, invece di valorizzare il dibattito, richiama regolamenti e sanzioni.

Sempre dall’Amministrazione viene sottolineato che “è importante preservare l'estetica urbana e non imbrattarla con materiali che possano dare un'impressione di degrado”. Innanzitutto gli striscioni non hanno imbrattato muri, quanto all'impressione di degrado, ne darà ben di più un eventuale bitumificio costruito all'ingresso di un paese, tra i borghi più belli d'Italia e bandiera arancione...La vera minaccia all’estetica urbana e, soprattutto, al benessere dei cittadini, non sono certo i manifesti, bensì la possibilità dell’insediamento di un impianto industriale insalubre ed impattante a pochi passi dalle abitazioni e dalle aree agricole con campi coltivati ed allevamenti di bestiame.

Quanto al fatto che “ogni cittadino potrà manifestare le proprie opinioni…assumendosi la responsabilità dell'immagine dell’area in cui vive" ce la siamo assunta questa responsabilità nel momento della costituzione del Comitato pensando a difendere il Bene Comune e non solo “l’immagine”. "L'Amministrazione comunale desidera rassicurare la popolazione che agirà sempre nell'interesse della cittadinanza e per un futuro sostenibile. La creazione della CER ne è una prova". Questo riferimento appare più come un tentativo di deviare il discorso che come una risposta al problema. Nessuno mette in dubbio l’utilità di progetti sulle rinnovabili, ma questi non cancellano i rischi ambientali e sanitari legati ad un bitumificio. Accostare i due temi rischia di suonare come un’operazione di greenwashing…

"L'Amministrazione è impegnata a preservare la salute e il benessere dei cittadini e a tutelare l'ambiente." Anche il Comitato "Per il Bene Comune" si pone questi obiettivi.... Chiediamoci come mai allora non sia possibile una collaborazione. Forse la causa è proprio nel non ricercare nel concreto un dialogo leale.

Al 15 maggio siamo stati invitati (in pochi) ad una riunione di Giunta con l'apparente volontà da parte del sindaco e della maggioranza consigliare di collaborare, "andando nella stessa direzione". Peccato che la collaborazione non sia mai iniziata. Quanto alla richiesta, fatta fin da quando solo un piccolo gruppo di cittadini del Buretto è stato messo a conoscenza del progetto Itinera, di fare un incontro pubblico per tutta la cittadinanza, siamo ancora in attesa…

Ci aspettiamo che l’Amministrazione comunale, anziché ribadire slogan sulla tutela della salute e sull’estetica del borgo, si schieri apertamente al fianco dei cittadini, mobilitando ogni strumento politico e legale per impedire l’insediamento dell’impianto.

"Alla base del dialogare c’è un sentire di essere tutti sulla stessa barca e, insieme, un farsi carico dell’avanzamento di tutta la barca" (Antonio Cosentino)

Perché non accogliere il pensiero di Cosentino e provare a passare dall’IO dei singoli al NOI della COMUNITA’?

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