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Sostenibilità e impresa: da Cuneo parte la "rivoluzione artigiana” del futuro

Dal Summit di Confartigianato, una visione concreta per trasformare la transizione in competitività. Crosetto: “Non parole, ma azioni misurabili”

Sostenibilità e impresa: da Cuneo parte la "rivoluzione artigiana” del futuro

Energia, innovazione, filiere corte e coraggio imprenditoriale. Sono queste le parole chiave del Summit della Sostenibilità e dell’Innovazione Territoriale organizzato da Confartigianato Cuneo lo scorso 24 ottobre nello Spazio Incontri della Fondazione CRC.
Un evento che ha messo al centro non uno slogan, ma una convinzione: sostenibilità e transizione non sono mode, ma il nuovo linguaggio della competitività.

 

Crosetto: “Il futuro non si aspetta, si costruisce”

 

«Parlare di futuro non significa aspettarlo, ma attrezzarsi ogni giorno – ha dichiarato Luca Crosetto, presidente della Camera di Commercio e di Confartigianato Cuneo – servono visione e coraggio, ma soprattutto la capacità di trasformare le idee in azioni concrete che migliorino imprese, territori e comunità».
Accanto a lui, il vicepresidente Michele Quaglia, ha sottolineato come il “vero cambio di mentalità” non sia ideologico ma pratico: «Accettare un rischio calcolato oggi significa rendere l’azienda più solida e credibile domani.»

 

Energia e PMI: il nodo da sciogliere

 

Le piccole e medie imprese restano tra i soggetti più esposti alla volatilità dei mercati energetici: dal 2021 a oggi, i costi di elettricità e gas sono aumentati del 49,8%, generando extracosti per 1,6 miliardi di euro rispetto alla media europea.
Solo in Piemonte, il peso maggiore grava su Torino (64 milioni) e Cuneo (39 milioni).

«La sostenibilità è oggi una condizione imprescindibile per garantire sviluppo e competitività – ha affermato Paolo Arrigoni, presidente del GSE – nasce dai territori, dalla capacità di coniugare innovazione, energia e competenze in un percorso condiviso di crescita».

 

Innovazione che cresce: la “vigna urbana” di Torino

 

A catturare l’attenzione del pubblico anche un esempio simbolico e concreto: Campus Grapes, la prima vigna urbana universitaria al mondo, nata al Politecnico di Torino grazie al professor Danilo Demarchi e all’imprenditore Luca Balbiano.
Un progetto che unisce ricerca, didattica e rigenerazione urbana, dove ogni vite diventa un “sensore naturale” capace di raccontare il microclima cittadino.
«Monitoriamo temperatura, aria e biodiversità: è un luogo di scienza e incontro, dove la sostenibilità diventa esperienza condivisa» – hanno spiegato Demarchi e Balbiano.

 

Foresight e futuro: “La sostenibilità non è un lusso, ma un investimento”

 

L’evento ha ospitato anche i “futurologi” del Copenhagen Institute for Futures Studies, guidati da Lasse Jonasson, che ha invitato a un cambio di prospettiva:
«Ora è il momento per le banche che credono davvero nella sostenibilità di distinguersi e investire nella transizione a lungo termine.»
Per Valentina Boschetto Doorly, partner italiana dell’istituto, la chiave è la partecipazione:
«Il cambiamento parte dal basso, con la sensibilità delle persone e il coraggio della governance. Nonostante il disordine globale, molte realtà stanno già tracciando nuovi paradigmi sostenibili.»

 

Città e territori in prima linea

 

Il Summit, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha riunito istituzioni, sindaci e rappresentanti del territorio.

La sindaca di Cuneo Patrizia Manassero ha ricordato che il capoluogo si conferma la città più green del Piemonte e 14ª in Italia secondo Legambiente: «Costruiamo insieme un territorio più verde, inclusivo e competitivo.»

Il deputato Alberto Gusmeroli, sindaco di Arona, ha invocato pragmatismo: «Scelte ragionate che tutelino occupazione e produttività.»

Infine Katia Tarasconi, sindaca di Piacenza, ha sintetizzato il principio guida: «Solo ciò che si misura si può migliorare. La sostenibilità è una sfida collettiva che richiede cooperazione e coraggio.»

 

Il messaggio del Summit

 

Dal confronto è emersa una visione chiara: la sostenibilità non è un costo, ma un investimento per la competitività futura.
Cuneo si conferma così laboratorio di idee e azioni concrete, dove artigianato, innovazione e territorio diventano i pilastri di una nuova economia fatta di responsabilità, creatività e impatto reale.

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