Un muro da colorare: «Qui uno spazio libero per i writer»

In una data non casuale - 9 novembre, il giorno della caduta del Muro di Berlino - nasce a Mondovì il "legal wall": un muro da colorare per dare libero spazio alla street art.

Nel segno della Pace: sul muraglione in via Arciprete, dove le ragazze e i ragazzi dei progetti GIFT dello Spazio giovani ed ENCORE hanno realizzato il grande murale dedicato alla Pace.

Sul murale si vedono i volti di bambini, simboli di Pace, fiori, e una gomma che cancella la guerra. A spiegare il concetto che sta dietro al Murale c'erano, il 9 novembre, le ragazze e i ragazzi che l'hanno ideato: Sarah, Karen e tante e tanti altri, a fianco delle delegazioni dall'estero.

Un'idea che unisce tanti soggetti diversi: il Comune di Mondovì, il CFP che ha ospitato le comunità da Francia, Slovenia e Grecia, la cooperativa Caracol e la Fondazione CRC. E nasce da un'idea di Giacomo Colla, giovanissimo monregalese con la passione della street art che per primo lanciato al sindaco l'idea del "legal wall".

Il muro avrà delle "regole": arte libera, ma i simboli offensivi (come le svastiche) saranno ricoperti dagli altri writer che decoreranno la parete. E sarà aperto a tutti: writer di Mondovì o da fuori, che potranno portare la loro arte, i loro disegni e le loro "tag" (le firme), alternandosi, un disegno a fianco all'altro o sopra. Un muro "vivo".

Al murale hanno collaborato le delegazioni della cittadina francese di Brignoles, della comunità slovena di Renče - Vogrsko e la municipalità greca di Sami. È stato inaugurato domenica 9 novembre.

Un’occasione di incontro, confronto e riflessione intergenerazionale, resa possibile dal progetto “E.N.C.O.R.E.” (di cui la Città di Mondovì è capofila), finanziato nell’ambito del programma europeo “CERV – Citizens, Equality, Rights and Values”.