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Mons. Miragoli: «Attenzione anche all'assistenza spirituale per i turisti»

Il vescovo nel corso della visita ha incontrato i sindaci delle Frabose: «La montagna vista come un’opportunità e non come una terra svantaggiata è un concetto chiave»

Mons. Miragoli: «Siamo attenti anche alla presenza dei turisti»

Sabato mattina il vescovo di Mondovì Egidio Miragoli ha incontrato i sindaci e i consiglieri comunali di Frabosa Soprana e Frabosa Sottana. Un appuntamento che si inserisce nel quadro di un’intensa settimana, nel corso della quale il vescovo prosegue gli incontri della visita pastorale nelle valli Pesio ed Ellero. Approdato a Frabosa Soprana e Sottana nel weekend precedente, con le Messe e le preghiere nei cimiteri di Sottana, Soprana e nelle parrocchie di Serro e Corsaglia, ha celebrato Messa alla Casa di riposo “Maria Serra” dove ha incontrato gli ospiti ed ha tenuto un appuntamento dedicato al Forum Giovanile di Frabosa Sottana, parlando direttamente alle componenti più giovani del paese. Nella mattinata ha poi portato il proprio saluto alla stazione dei Carabinieri locale, anche alla presenza del comandante di Mondovì Francesca Borelli.

 

L’appuntamento con i sindaci si è svolto sabato mattina alla presenza dei consiglieri comunali e dei primi cittadini di entrambi i paesi, oltre ai parroci don Adriano Preve e don Gianni Martino. Un’ora di incontro, una chiacchierata informale, come già nelle precedenti occasioni, per conoscere la situazione del Comune e scambiare opinioni e spunti circa le peculiarità del Comune. Sicuramente entrambi i Comuni vedono nel turismo uno dei temi precipui, anche a livello pastorale. È stata infatti sottolineata l’esistenza di una Parrocchia come quella di Prato Nevoso, attiva solo temporaneamente durante l’anno ma sempre con cospicua e forte partecipazione. «Oltre al turismo c’è attività agricola, artigianale, il terzo settore tutte attività che fanno vivere tutto l’anno i nostri paesi – ha detto il sindaco Adriano Bertolino, anche a nome della collega Caramello –. Abbiamo entrambi un po’ di difficoltà sul portare avanti determinate cose perché il personale è ridotto. In sostanza gestiamo una “piccola Mondovì” in alcuni mesi con soli sei sette dipendenti». È stata inoltre ricordata l’accoglienza garantita da Frabosa ai profughi e la successiva adesione al progetto Sprar. «Ricordo di aver partecipato alla giornata nazionale della montagna – ha ricordato il vescovo – mi ha colpito molto il concetto che è stato ribadito più volte in quell’occasione di una montagna da vivere non come una terra svantaggiata ma come un contesto ideale ricco di opportunità». «Dal punto di vista religioso c’è il duplice registro: abbiamo un periodo di picco turistico con tante presenze dall’esterno e momenti con meno persone. Ci vuole duttilità per seguire questo andamento. Dal punto di vista pastorale dobbiamo essere attenti a queste presenze. Dobbiamo chiaramente occuparci dei residenti, ma quando arrivano fedeli da fuori dobbiamo garantire un’assistenza religiosa anche per loro. Ai sacerdoti dico: non abbiate timore a modificare le attività ordinarie in funzione anche di queste presenze». Al termine dell’appuntamento, il consueto scambio di doni: il vescovo ha omaggiato le Amministrazioni con il medaglione coniato in occasione dell’inaugurazione della nuova cattedra a Mondovì ricevendo in cambio un cesto di prodotti tipici e una pubblicazione dedicata ai marmi frabosani.

 

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