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Così il Piemonte sta cambiando il futuro delle Alpi

Nuovi progetti ALCOTRA: tra i vincitori anche Priero. L’assessore Gallo esalta il ruolo della Regione nei 16 microprogetti che uniscono Italia e Francia su educazione, giovani e ambiente

Così il Piemonte sta cambiando il futuro delle Alpi

Il Piemonte torna protagonista sul palcoscenico della cooperazione europea. A Chambéry, nel suggestivo Château des Ducs de Savoie, il Comitato di Sorveglianza ALCOTRA 2021-2027 ha dato il via libera a una nuova ondata di microprogetti che puntano a educazione, cultura, innovazione e sostenibilità. E tra i vincitori, il Piemonte occupa un posto di primo piano: 11 partner coinvolti, tra piccoli Comuni, associazioni, enti formativi e realtà imprenditoriali.

Con una dotazione complessiva di oltre 170 milioni di euro, ALCOTRA è da anni uno dei pilastri della cooperazione territoriale tra Italia e Francia. Ma questa tornata progettuale ha un valore particolare: avvicina ai fondi europei anche le piccole realtà locali, grazie a bandi più snelli e accessibili.

 

 

Gallo: «Il Piemonte è un territorio che costruisce futuro»

 

Presente ai lavori anche l’assessore regionale allo Sviluppo e promozione della montagna Marco Gallo, che ha sottolineato il ruolo strategico della regione all’interno di ALCOTRA.

«Il Piemonte è un territorio di idee e progettualità, capace di connettere innovazione, formazione e ambiente», ha dichiarato.
E ancora: «Rafforziamo la cooperazione transfrontaliera e sosteniamo comunità, enti e imprese che credono nello sviluppo sostenibile. Investiamo nelle persone, nella conoscenza e nella qualità dei nostri territori alpini».

La Regione ha inoltre contribuito alla definizione delle linee guida del 4° bando ALCOTRA (dicembre 2025 – maggio 2026), dedicato proprio a innovazione, transizione verde e turismo sostenibile.

 

Microprogetti ALCOTRA: un modello che funziona

 

I microprogetti sono la vera novità della programmazione 2021-2027: bandi agili, pensati per coinvolgere chi di solito resta escluso dai grandi programmi.
Un’idea vincente: il 58,4% dei partner è costituito da soggetti privati, e molti progetti hanno capofila piemontesi.

Di fronte alla qualità delle candidature, il Comitato ha deciso di raddoppiare la dotazione del bando, portandola da 1,5 a 3 milioni di euro FESR.

 

 

I progetti piemontesi: educazione, formazione, giovani e artigianato

Nell’obiettivo “Educazione, formazione e bilinguismo” sono stati approvati 16 progetti, per un totale di 921 mila euro FESR.
Il Piemonte ne conta 10, di cui 9 guidati da capofila regionali (sei torinesi, cinque cuneesi), con un contributo totale di 388.892 euro.

 

Ecco alcuni dei progetti più significativi:

  • Écho des Signes – Fondazione Istituto dei Sordi di Torino
    Promuove l’uso della lingua dei segni italiana e francese, con un glossario multilingue e percorsi formativi transfrontalieri.

  • FORTRISK – Associazione Istruttori Forestali di Torino
    Percorsi congiunti per la prevenzione dei rischi naturali e la sicurezza dei lavori forestali, rivolti anche a vigili del fuoco e addetti stradali.

  • MONT.LAB – Comune di Priero con CFP Cebano Monregalese
    Laboratorio per l’imprenditorialità giovanile nelle aree rurali e montane, valorizzando competenze e idee dei giovani tra 18 e 35 anni.

  • ART.HE – Artisanat & Héritage – Azienda Formazione Professionale di Dronero
    Formazione e sostegno ai mestieri dell’artigianato d’arte, con una rete di giovani e professionisti della zona alpina italo-francese.

I temi sono diversi, ma la visione è una sola: costruire ponti di conoscenza e competenze tra Italia e Francia, creando una nuova generazione di alpini europei consapevoli, formati e connessi.

 

 

Uno sguardo al futuro: la programmazione 2028-2034

 

A Chambéry si è iniziato anche a discutere del prossimo ciclo europeo: 2028-2034.
Sul tavolo, questioni decisive: cambiamento climatico, transizione energetica, resilienza delle comunità montane.

E proprio su questo orizzonte Gallo ha ricordato la natura profonda del programma: «ALCOTRA è molto più di un programma europeo: è un laboratorio di cooperazione concreta, che unisce territori diversi ma accomunati dalla stessa vocazione. Il Piemonte è pronto a fare la sua parte con la forza delle idee e delle persone che lo animano».

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