ultime notizie
19 Novembre 2025 - 16:43
Non passerà il “Treno storico di Natale” lungo la linea Ceva-Ormea. La notizia era nell’aria, ma in questi giorni è arrivata la conferma ufficiale, o per meglio dire l’assenza ufficiale, infatti sul sito di Fondazione FS Italiane non compare nessun viaggio nel mese di dicembre lungo la tratta che percorre la Val Tanaro.
La linea Ceva-Ormea fu costruita tra il 1889 e il 1893, con l'intento originale di fungere da collegamento tra il Piemonte e la Liguria (fino a Oneglia o Albenga), un progetto che non fu mai completato. A causa della scarsa frequentazione e della mancanza di investimenti nel trasporto pubblico locale, la Regione Piemonte decise di sospendere il servizio ferroviario ordinario a partire dal 17 giugno 2012, sostituendolo con autobus.

Dopo alcuni anni di inattività, la linea è stata recuperata grazie al progetto "Binari senza tempo" di Fondazione FS Italiane con la collaborazione della Regione Piemonte e ufficialmente riaperta al solo traffico turistico a partire dal 2016 con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico, offrendo viaggi su treni d'epoca a vapore in occasioni speciali e con un calendario dedicato di eventi, come il "Treno Storico di Natale" o "Bon! Cultura e Tradizioni in Alto Tanaro".
L’ultimo viaggio risale al 25 maggio 2025, durante il quale come di consueto il convoglio, dopo la partenza da Torino Porta Nuova, la sosta a Ceva per l’attacco della locomotiva a vapore, ha fatto tappa a Nucetto, Ormea e Bagnasco con la possibilità per i viaggiatori di scoprire il patrimonio culturale e le tradizioni locali attraverso visite, mostre, mercatini e momenti di folclore.
Un progetto che fin dalla sua nascita ha destato molto interesse e notevoli consensi da parte dei viaggiatori, ma che a causa di una serie di fattori concatenati è arrivato a un momento di stop.
Il primo motivo è legato ai lavori lungo la linea: l’accordo di programma per la riapertura al servizio passeggeri della tratta Ceva-Ormea tra Regione Piemonte e il gruppo italo-spagnolo Longitude Holding, di cui “Arenaways” rappresenta il marchio commerciale, prevede una serie di interventi lungo i 35 chilometri della ferrovia per un valore stimati di oltre 32 milioni di euro. Lavori la cui ultimazione è fissata per il 2028 e che al momento si sono concretizzati con la posa delle canaline in cemento destinate a contenere i nuovi cavi di trasmissione dati. «Attualmente non abbiamo nessun cronoprogramma dei lavori, non sappiamo né dove, né quando verranno messi in cantiere - spiega il sindaco di Ormea Giorgio Ferraris - quindi diventa pressoché impossibile pianificare eventi lungo una linea su cui non abbiamo certezza né della percorribilità, né dell’agibilità».

Il secondo motivo è legato a un fattore prettamente economico: il costo del servizio dei treni storici è particolarmente esoso (la cifra si aggira intorno ai 25 mila euro a viaggio) e in precedenza era stata in parte sostenuta dalla Regione Piemonte, da diverse Fondazioni e dal 2023 al 2025 anche dalle Azioni 5.1 e 2.3 del progetto PNRR “Borghi e castelli lungo la ferrovia del Tanaro”, sviluppato nell’ambito della Missione 1, Componente 3, Misura 2 – Rigenerazione dei piccoli siti culturali, iniziativa, finanziata dall’Unione Europea attraverso il programma “NextGenerationEU”, per la valorizzazione del patrimonio storico e paesaggistico mediante la linea ferroviaria turistica Ceva-Ormea, quale asse identitario e attrattivo per i territori coinvolti. Quest’ultimo progetto ha concluso la sua funzione nel giugno 2025. «Attualmente dunque non vi sono sponsor istituzionali, ne finanziamenti terzi che possono coprire almeno in parte le spese del treno - continua il sindaco Ferraris - situazione legata a doppia mandata proprio anche alla fruibilità della linea. Questi due fattori hanno portato alla momentanea sospensione dell’iniziativa, che mi preme sottolineare è stato solo interrotta e non terminata. Stiamo, infatti, continuando a lavorare insieme agli altri amministratori del territorio, affinché questo importantissimo volano turistico e promozionale della nostra Vallata torni a essere operativo.
Edicola digitale
I più letti
Versione web de L'"Unione Monregalese", settimanale cattolico di informazione, notizie ed opinioni di Mondovì. Iscr. n°8 Reg. Canc. Trib. di Mondovì del 05-04-1951.
Direttore Responsabile Corrado Avagnina.
Edito da CEM - Cooperativa Editrice Monregalese Piazza S. Maria Maggiore, 6 - 12084 Mondovì - Tel. 0174 552900 - P.Iva: 01654260049
Registro delle Imprese di Cuneo n. 01654260049
Albo Società Cooperative n. A118893
Capitale Sociale € 25.768,00 i.v.
L’Unione Monregalese percepisce i contributi pubblici all’editoria. Tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Amministrazione trasparente: pubblicazione dei contributi pubblici, importo lordo contributo editoria anno 2022 euro 363.048,48 come da decreto della Presidenza Consiglio Ministri del 5.12.23
Oltre a quanto evidenziato in Nota Integrativa si evidenzia che gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis ricevuti dalla società sono contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di stato di cui all'art. 52 della L. 234/2012 a cui si rinvia e consultabile a questo link