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Dal Rinascimento al Barocco: il cuore di Villa Borghese in una mostra con rari capolavori

Da Raffaello a Bernini, da Vasari a Tiziano: gli autori esposti al Complesso monumentale di San Francesco per la mostra della Fondazione CRC e Intesa San Paolo

Dal Rinascimento al Barocco: il cuore di Villa Borghese in una mostra con rari capolavori

È una delle collezioni d'arte più importanti in Italia: tutt'ora Villa Borghese a Roma è uno dei musei più visitati della capitale e del belpaese, tappa ineludibile per i visitatori. Custodisce, tra le altre cose, il Ratto di Proserpina del Bernini, la Paolina Borghese del Canova, Il Bacchino malato del Caravaggio e tanti altri tra i massimi capolavori dell'arte rinascimentale e moderna. 

Un luogo straordinario che ha anche una storia straordinaria, ricca e articolata: comincia tutto con Scipione Caffarelli Borghese, vissuto nella seconda metà del cinquecento, nipote di papa Paolo V, cardinale amante del bello e dell'arte. I Borghese, nobile famiglia di origini senesi e trapiantatasi a Roma, diventano una delle stirpi più potenti della città e acquistano numerosi palazzi. Tra questi, la Villa con il parco sul Pincio, appena fuori le mura romane di allora, diventano il fulcro della collezione del cardinale, poi proseguita e arricchita dagli eredi (nonostante la parentesi napoleonica la impoverisca di alcuni significativi capolavori). Una storia che è possibile, fino a marzo, esplorare al Complesso Monumentale di San Francesco di Cuneo.

L'ultima prestigiosa mostra evento promossa da Fondazione CRC e Banca Intesa San Paolo infatti ha il suo fulcro proprio in Villa Borghese ed espone alcuni capolavori che fanno parte del patrimonio del polo museale, raramente però esposti al pubblico. Restaurati al centro di Venaria, la tappa cuneese è ormai da diversi anni una tradizione consolidata che ha visto arrivare in città, con il supporto dei due enti bancari, opere d'arte firmate dai massimi autori della storia dell'arte italiana. Solo l'anno scorso Canaletto, Van Wittel e Bellotto e l'anno precedente Pellegrino Tibaldi e Lorenzo Lotto hanno fatto bella mostra di sè a San Francesco.

Quest'anno l'esposizione propone opere di Giorgio Vasari, Gian Lorenzo Bernini (di cui è presente una scultura), Raffaello Sanzio (il ritratto d'uomo a lui attribuito e che a lungo si è pensato raffigurasse il maestro di Raffaello, Perugino), Tiziano Vecellio, Jacopo Bassano, Battista Dossi, Lavinia Fontana e Guido Reni. Il tutto in un percorso che propone allo spettatore un itinerario unico nei contenuti della collezione, offrendo l'opportuinità di confrontarsi con dipinti rappresentativi delle diverse scuole pittoriche risalenti al Cinquecento e al Seicento e "toccare con mano" il cambiamento di gusto e d'estetica dal Rinascimento al Barocco. Inoltre, tema parallelo a quello più strettamente artistico, sarà possibile anche capire le ragioni dietro al mecenatismo e al collezionismo d'arte. Oltre a una ragione di gusto, dietro all'acquisizione di così tante opere da parte dei potenti dell'epoca c'era anche una pratica culturale e politica, in cui le opere d'arte diventavano anche un segno di potere. Tra le curiosità peculiari della mostra inoltre spicca un'opera de l'Orbetto, una sperimentazione condotta su lavagna. 

l'itinerario è curato dalla direttrice di Galleria  Borghese, Francesca Cappelletti, e da Ettore Giovanati, entrambi presenti per mostrare in anteprima il percorso alla stampa. 

Nel dare il benvenuto ai presenti, il presidente della Fondazione CRC ha voluto sottolineare: «Questo nuovo appuntamento conferma la collaborazione in ambito culturale nata quattro anni fa tra la Fondazione CRC e Intesa San Paolo. Il complesso monumentale di an  Francesco torna ad essere un palcoscenico per un evento unico a livello nazionale. A Cuneo arrivano i capolavori dei grandi maestri del Rinascimento e del Barocco italiano, messia  disposizione dalla Galleria Borghese. Un evento espositivo che sarà affiancato e arricchito da un fitto programma di iniziative e attività aperte a tutti». 

«Intesa san Paolo interpreta da sempre il proprio ruolo di gande banca per il paese come promotore di progresso culturale e sociale – commenta Gian Maria Grosz Pietro, presidente di Intesa San Paolo – Collaborare nuovamente con la Fondazione _CRC in questo ambito, dopo quello della sanità rinnovato a settembre, significa coltivare una visione che ci accomuna: un impegno a favore del territorio che negli scorsi anni ha portato a cuneo capolavori straordinari e migliaia di visitatori». 

Entrambi hanno sottolineato, ancora una volta, la gratuità dell'ingresso come elemento di partecipazione nei confronti del pubblico, la volontà di mettere arte e bellezza a disposizione di tutti. 

Informazioni pratiche:

Dal 22 novembre 2025 al 29 marzo 2026

Martedì – venerdì: 15.30 – 19.30 (al mattino aperto su prenotazione per scuole e gruppi);

Sabato – domenica: 10 – 19.30 con orario continuato.

Lunedì 8 dicembre la mostra è aperta dalle 15.30 alle 19.30

Visite guidate alla mostra “La Galleria Borghese: da Raffaello a Bernini”
Ogni sabato e domenica, alle 15:30 e alle 18:00

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