Cinque furti in casa in tre mesi: cittadini preoccupati, si intensificano i controlli

Preoccupazione, testimonianze dirette e la volontà di capire come reagire di fronte a una serie di furti che, da settembre, ha colpito cinque abitazioni. È il clima che si è respirato nella serata di mercoledì 10 dicembre nella ex scuola della frazione San Luigi di Dogliani, dove i residenti hanno incontrato il sindaco Claudio Raviola, gli amministratori comunali e la Polizia locale per fare il punto sulla situazione.

Il sindaco: “Indagini in corso, ma denunciare è fondamentale”

Aprendo l’incontro, il sindaco Raviola ha riferito di aver già parlato con il Carabinieri della problematica furti nella zona. «Le Forze dell'ordine mi hanno assicurato che avrebbero intensificato i controlli: lo hanno fatto e lo stanno facendo ogni giorno. Sto parlando di sopralluoghi in borghese, controlli mirati, attività di monitoraggio assieme alla Polizia locale. Non è facile – ha spiegato Raviola –. Alcuni soggetti sono stati individuati, ma è fondamentale cogliere i responsabili sul fatto». 

Raviola ha insistito sulla necessità di segnalare sempre movimenti sospetti:
«Bisogna chiamare il 112. Nessuno dirà mai che date fastidio. E quando c’è un’effrazione bisogna presentare denuncia: rimane agli atti. Io mi lamento che ci sono furti, ma spesso le Forze dell’ordine mi rispondono che le denunce sono poche».

Le testimonianze: «Abbiamo paura. Cosa possiamo fare?»

Diversi cittadini hanno portato esperienze dirette.
Una residente ha raccontato di essersi già rivolta ai Carabinieri consegnando un video notturno relativo a un furto avvenuto ai danni dei suoi familiari: «La segnalazione è stata fatta, ma era notte e quella macchina aveva le luci targa bruciate».

Un gruppo di abitanti ha riferito della presenza ricorrente di un’auto sospetta, indicata da più persone come una station wagon grigia: «È già stata segnalata due volte. Esce da strade chiuse, arrivano in tre, aprono il baule e due iniziano a girare a piedi».

Un’altra cittadina ha riportato un episodio particolarmente grave: «Ero a casa da sola, di notte. Hanno sfondato la porta e mi hanno puntato la luce di una torcia addosso. Se ne sono andati da soli, per fortuna. Da allora non sto più sola in casa».

Telecamere, gruppi di collaborazione e sicurezza percepita

Negli ultimi mesi gli abitanti hanno avviato gruppi di coordinamento tra vicini: «Abbiamo cominciato da poco a organizzarci in maniera più strutturata, tramite un gruppo su Whatsapp» ha spiegato un cittadino.

Sindaco, amministratori e Polizia locale si sono detti tutti d'accordo: installare telecamere private per aumentare la deterrenza può essere un buon punto di partenza: «La gente ha paura, soprattutto gli anziani, chi vive isolato e i ragazzi – ha aggiunto un residente –. C’è chi di notte non dorme più».

Il sindaco ha annunciato nuovi investimenti del Comune:
«Esistono già telecamere di contesto e lettori targa in vari punti. Abbiamo appena stanziato ulteriori 42 mila euro per ampliare la copertura».

Prossimi passi

Il sindaco ha concluso annunciando un nuovo incontro pubblico:
«Dopo le feste di Natale convocheremo un’assemblea aperta, con le Forze dell’ordine, per aggiornare tutti sulle azioni in corso».

La serata si è chiusa con l’impegno comune a collaborare, segnalare tempestivamente ogni episodio e mantenere il dialogo tra cittadini e istituzioni, nel tentativo di riportare serenità a una frazione che negli ultimi mesi si è sentita troppo esposta e vulnerabile.

La Polizia locale ha inoltre consegnato ai cittadini un vademecum sui comportamenti da tenere per "prevenire" i furti e su come invece comportarsi in caso di effrazione già avvenuta.