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La legge della montagna è passata alla Camera

Prosegue l'iter del provvedimento, che dovrebbe assegnare nuove risorse e provvedimenti a favore delle terre alte, contro spopolamento e divario tecnologico.

La legge della montagna passa alla Camera. Il provvedimento era stato al centro della giornata alle Frabose nel 2024

Ha completato il suo primo passaggio alla Camera dei Deputati in questi giorni: l'iter di approvazione dell'attesa nuova legge della montagna sta entrando nel vivo. Il provvedimento è stato tra i principali temi, tra l'altro, affrontati nel corso dei lavori circa la giornata nazionale della montagna, organizzata nel 2024 dal Ministero degli Affari Regionali a Frabosa Soprana e Frabosa Sottana. Due giorni di laboratorio e dibattito, per fare il punto sul tema, dare una visione e presentare proprio un quadro della bozza che in questi giorni è approdata in parlamento, superando il primo scoglio della Camera dei Deputati. Il testo dovrà passare ancora al vaglio del Senato per essere definitivamente approvato. Promette intanto una riforma per quanto riguarda l'identificazione di quali siano Comuni da considerarsi montani, in termini di altitudini e caratteristiche territoriali. Complessivamente, il disegno di legge punta alla promozione di questo tipo di aree, con l'obiettivo di contrastare lo spopolamento, che è uno dei grandi temi dell'attualità.

I punti chiave del provvedimento

Tra le novità, l’istituzione della Strategia nazionale per la montagna italiana (SMI), finanziata tramite il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane e un nuovo sistema di classificazione dei comuni montani basato su altitudine e pendenza.

Tra i passaggi più significativi del provvedimento c'è il potenziamento delle Province, che tornano ad essere enti di riferimento, con particolare attenzione alle aree montane.

Inoltre, la nuova legge prevede uno stanziamento di 200 milioni di euro l'anno, per le politiche di sviluppo nel corso del prossimo triennio. Tra gli obiettivi, sicuramente gli investimenti in infrastrutture, servizi e tutela ambientale. Fondo di sviluppo per le montagne che dovrà essere ulteriormente rafforzato. Per sanità, in particolare, sono previsti 40 milioni, per istruzione 20.

Sono inoltre previste misure specifiche contro l'abbandono dei terreni e degli immobili montani, interventi per ridurre il digital divide, sfruttando anche le risorse Pnrr.

Le reazioni

«Ora che il disegno di legge Montagna è stato approvato alla Camera – commenta Marco Bussone, presidente nazionale di Uncem –, oggi pomeriggio, e ripassa al Senato, è il momento di lavorare con Governo e Parlamento per aumentare il fondo montagna che permetta di non intaccare le risorse che vengono assegnate alle Regioni e di individuare nuovi strumenti finanziari per dare corpo agli incentivi per medici, imprese, insegnanti, previsti nell'articolato. Da 200 milioni di euro si può salire, anche attivando risorse dalle concessioni, idroelettriche, autostradali, delle attività estrattive. La montagna non vuole più regalare risorse. Ci sono importanti opportunità alle quali lavorare con il Ministro Calderoli. Il Senato dovrà anche eliminare al testo, nel capitolo abrogazioni, un comma che riguarda Uncem e il taglio di un fondo previsto dalla legge di bilancio 2020. Agire per dare strumenti formativi, aggregativi, informativi ai Comuni, agli Enti locali della montagna è il nostro impegno da sempre".

Ad intervenire in Aula a nome del suo partito, Fratelli d’Italia, è stata l’onorevole Monica Ciaburro: «Da cuneese, da sindaco di un Comune montano a 1700 metri, da amministratore locale e da persona che ha vissuto e vive la montagna, il provvedimento mi sta cuore perché mi permette di portare non solo la mia voce e quella del gruppo di Fratelli d’Italia, ma anche la voce di quei milioni di cittadini che con determinazione, sacrifici e amore per la propria terra, hanno deciso di non abbandonarla, nonostante le difficoltà».

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