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Studente del Liceo Classico di Mondovì fra i migliori traduttori di Cicerone in Europa

Cicerone Licei
«Non appena uscì dalla fanciullezza, e da quelle discipline con cui l’età infantile è solita essere avviata alla cultura, si dedicò all’esercizio dello scrivere»: questo l’elogio che Cicerone faceva in difesa del poeta Aulo Licinio Archia, accusato di avere usurpato la cittadinanza romana. Un’orazione che è passata alla storia perché è una sorta di “difesa dell’arte letteraria”. Quale brano migliore per elogiare anche i classicisti? Come lui: Kirellos Misak, classe Vª A del Liceo Classico al “Vasco-Beccaria-Govone” di Mondovì. Settimo posto fra oltre trecento studenti da tutta Europa, nella gara di traduzione di Cicerone. Il concorso era la 43esima edizione del “Certamen Ciceronianum Arpinas”: una battaglia letteraria a colpi di casi, perifrastiche e declinazioni, per tradurre e commentare quanto meglio possibile un brano dal maestro dell’arte oratoria. Quella di Kirellos, “Kiro” per amici e amiche, è uno splendido caso di incontri fra culture: lui è di famiglia egiziana, il papà...

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