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“Il deserto abitato”: la Certosa di Pesio si racconta tra arte, storia e spiritualità

Domenica 19 ottobre una visita guidata evento, per approfondire ed esplorare il monumento con la guida di chi lo abita e lo vive tutti i giorni

“Il deserto abitato”: la Certosa di Pesio si racconta tra arte, storia e spiritualità

Nel tondo, il padre superiore della Certosa, Ermanno Savarino

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È un’occasione imperdibile per scoprire la Certosa di Pesio, la sua storia, la sua bellezza, le sue particolarità. Domenica 19 ottobre “Il deserto abitato” condurrà i partecipanti in una visita guidata a più voci nei meandri del chiostro e dei luoghi legati alla storia dei Certosini. La Certosa sarà raccontata da chi la abita e la vive quotidianamente, i Missionari della Consolata ma anche i volontari che la frequentano. E sarà esplorata in tutte le sue dimensioni, da quella storico-artistica a quella spirituale. Si concluderà con un momento conviviale di saluto.

"Deserto abitato" è un'espressione legata alla realtà del monastero: il Deserto richiama alla condizione di solitudine del monaco, da questo ha preso il nome la parte della Certosa che ospitava le celle dei monaci, vere e proprie abitazioni che garantivano loro la vita, la preghiera, il lavoro in rigorose solitudine e silenzio. Un deserto abitato ancora oggi, con la presenza dei Padri missionari della Consolata, che proseguono l'attività della Certosa e la sua vocazione ospitale. 

Il ritrovo è fissato alle 14.30 all’ingresso della Certosa, per la partecipazione si richiede un’offerta libera per le Missioni della Consolata (nella Giornata missionaria). Per prenotare e avere ulteriori informazioni è possibile contattare su Whatsapp Pietro al 331 391 4394.

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