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Peste suina in Piemonte. Il CoAARP: «Blocco della caccia e distruzione delle carcasse»

Peste Suina
In riferimento al ritrovamento (ieri, 7 gennaio) del primo cinghiale morto per peste suina africana in Piemonte, il CoAARP (Comitato amici ambienti rurali piemontesi) ci ha inviato la nota che segue, proponendo soluzioni ed avanzando anche richieste ben precise.  Il comparto agricolo piemontese, in particolare quello zootecnico, si trova nuovamente sotto attacco a causa della specie alloctona cinghiale: dopo le distruzioni causate alle coltivazioni, si aggiunge il rischio reale di diffusione della Peste Suina Africana (PSA), malattia virale che infetta maiali di allevamento e cinghiali selvatici. L’esemplare di cinghiale affetto da PSA è stato rinvenuto presso Ovada in provincia di Alessandria ed immediatamente analizzato dall’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche, centro di referenza nazionale per le malattie da postivirus, che ne ha confermato la positività. Questa epizoozia ben conosciuta agli addetti del settore, già presente nei Paesi dell’Europa Centro-Orientale, ha così purtroppo raggiunto anche il nostro areale con il rischio di ripercussioni catastrofiche...

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