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Trionfo Mondiale, quegli argentini monregalesi: «Il popolo ne aveva bisogno»

Argentina Festa
Domenica erano in 150, ma solo perché di più non potevano starci. Il “bowling” di Borgo San Dalmazzo s’è trasformato per un giorno in una colonia argentina. Anche se il confine, alla fine, è molto labile. I loro bisnonni sono partiti da qui per andare a cercare fortuna oltre Oceano, adesso gli eredi fanno il percorso inverso. In quest’ultimo periodo, poi, sempre di più. Ariel Porcel De Peralta, 44 anni, è esattamente a metà: i primi 22 anni li ha passati a San Francisco, in provincia di Cordoba, che è la città più “piemontese” dell’Argentina tanto da sfoggiare una replica scultorea del Duomo di Torino. I successivi 22, invece, tra Mondovì e Rocca de’ Baldi. «Cercavamo una casa fuori città, per farci le tipiche grigliate a base di “asado” in campagna», ci spiega. Gli argentini emigrati nel Monregalese sono una comunità molto unita, da subito stringono legami. Hanno il classico giro...

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