"Ritrovarsi": svelato il tema del "Festival della tv" di Dogliani 2025

04 Febbraio 2025 - 14:40

L'organizzazione svela il tema attorno al quale ruoteranno gli incontri del prossimo Festival della tv di Dogliani, in programma con tanti ospiti, dal 23 al 25 maggio. Quest'anno il filo conduttore sarà ritrovarsi, un invito alla consapevolezza. «In un mondo dove siamo sempre connessi, la solitudine sembra nascondersi dietro ogni schermata – spiegano Federica Mariani e Simona Arpellino, autentico motore organizzativo della kermesse –. Abbiamo costruito strumenti straordinari per stare vicini, eppure ci ritroviamo a vivere versioni idealizzate di noi stessi, lontani dalla vera essenza dell’incontro umano. È tempo di tornare a toccare la vita, di riscoprire il valore della comunità reale: quella che nasce negli sguardi e nei gesti. La tecnologia può essere un ponte, ma non può sostituire ciò che è autentico. È ora di riscoprire la profondità, il contatto, la verità della realtà che ci circonda. Non sprechiamo questa opportunità». ... ARTICOLO PREMIUM Se sei un abbonato all'edizione digitale fai il login con le tue credenziali Altrimenti approfitta delle offerte esclusive e scopri i nostri abbonamenti! Senza pensieri Abbonamento Autorinnovabile 1 settimana 1 € Acquista ora Un solo account tanti vantaggi Scopri l'offerta premium più adatta a te Scoprile tutte Sei già abbonato?

L'organizzazione svela il tema attorno al quale ruoteranno gli incontri del prossimo "Festival della tv" di Dogliani, in programma con tanti ospiti, dal 23 al 25 maggio. Quest'anno il filo conduttore sarà "ritrovarsi", un invito alla consapevolezza.

«In un mondo dove siamo sempre connessi, la solitudine sembra nascondersi dietro ogni schermata – spiegano Federica Mariani e Simona Arpellino, autentico motore organizzativo della kermesse –. Abbiamo costruito strumenti straordinari per stare vicini, eppure ci ritroviamo a vivere versioni idealizzate di noi stessi, lontani dalla vera essenza dell’incontro umano.

È tempo di tornare a toccare la vita, di riscoprire il valore della comunità reale: quella che nasce negli sguardi e nei gesti. La tecnologia può essere un ponte, ma non può sostituire ciò che è autentico. È ora di riscoprire la profondità, il contatto, la verità della realtà che ci circonda. Non sprechiamo questa opportunità».

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