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L'artista argentina che dipinge Carrù

Luba
di EMANUELE LUBATTI
«Mio papà parlava molto poco di Carrù. E quando lo faceva si capiva subito perché aveva sempre le lacrime agli occhi. Ci diceva che aveva una casa con un balcone e una grande vigna». Edith Lubatti lo racconta in spagnolo, la sua lingua natia. Ma quel cognome scioglie veramente ogni dubbio sulla sua origine. Per lei, che vive a Cordoba, in Argentina, in una città da oltre un milione di abitanti, Carrù è sempre stato un nome evocativo, di un passato quasi mitico e tutto da scoprire. Così, una volta in pensione, si mette a seguire le sue tracce. Ma gli indizi non sono tanti. «Mio nonno si chiamava Maurizio Lubatti, sposato con Margherita Roattino. Teneva ben sette figli in Carrù: Paolo, Maria, Rina, Giovanni, Andrea, Lorenzo e Giuseppe (mio papà). Sono partiti tutti per l’Argentina, mio padre avrà avuto sui 12 anni. Qui c’era una famiglia...

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