ultime notizie
21 Ottobre 2025 - 09:17
La Tv è morta per la mia generazione, non c'è molto altro da dire. Fare zapping alla ricerca di un programma che possa piacerci in mezzo ad una scelta già ampissima, ma pur sempre limitata, è impensabile. Non c'è alcuna libertà, se non quella di andare su e giù per canali tra spot pubblicitari, talk show, film spesso non troppo recenti.
Il primo, durissimo, colpo alla televisione era stato inferto dall'arrivo di Youtube. Dopo gli inizi rocamboleschi del 2005, con il primo video caricato dall'allora consigliere Jawed Karim, la piattaforma si è trasformata in brevissimo tempo in qualcosa di mai visto prima.
Per noi bambini degli anni dieci Youtube era il selvaggio west, una frontiera di possibilità oltre la quale vi erano solo immensi pascoli erbosi, praterie sconfinate di contenuti e libertà. Ed un po' lo era, perché tanti artisti soprattutto del mondo musicale iniziarono a caricare lì i propri video, dopo aver cercato invano il successo sulle emittenti televisive o semplicemente per divertimento.
In Italia a dominare nel suo primo decennio Youtube fu Favij, al secolo Lorenzo Ostuni, primo a raggiungere il milione di follower nel nostro Paese con i suoi video di gameplay. Di fianco a lui tutta una serie di youtuber che formano lo zoccolo duro di quella YoutubeItalia che crea un poco di nostalgia, tra gamers come lo stesso Favij, Cicciogamer89, Zeb89 o Thelonegamer, comici più o meno improvvisati come Frank Matano o Maccio Capatonda, o semplici video trash.
Tutti video realizzati per puro divertimento e con molta passione, senza un tornaconto in termini di visualizzazioni, partnership pubblicitarie od altri mezzi per generare guadagni. E dal lato dello spettatore c'era la libertà di scegliere in modo autonomo in questo immenso catalogo di contenuti di ogni genere.
Di per sé Instagram non influenzò l'uso di Youtube. Erano, in fin dei conti, due piattaforme ben diverse: la prima teneva il monopolio sulle foto, la seconda sui video. Ed entrambe si fondavano su uno spirito di semplice condivisione di contenuti tra amici, conoscenti, escludendo una gara a chi avesse più follower o like.
Solo l'arrivo del social network cinese TikTok costringe Instagram a reinventarsi, incrementando ed agevolando la fruizione dei video sull'app, i cosiddetti reels. Youtube inizia ad essere abbandonato, gli ex-youtuber preferiscono realizzare video brevi da una manciata di secondi che però generano visualizzazioni astronomiche. Intanto nasce una nuova community, TikTokItalia, ben diversa da quella YoutubeItalia, con tiktokers seguiti da interi team di professionisti per creare i loro contenuti.
Parallelamente a questo esodo di creators, anche il pubblico inizia ad abituarsi ai reels: facili da guardare, simpatici, che fanno ridere senza però fossilizzarsi nella memoria.
Chi conosce un poco il mondo di Instagram e TikTok sa come i reels che ci appaiono appena apriamo l'app siano il frutto di complicati algoritmi che ci portano a guardare solo contenuti che ci piacciono. Ma allora la domanda viene spontanea: dov'è finita la libertà di Youtube?
Abbiamo detto che sulla piattaforma video era l'utente in prima persona a cercare cosa guardare. C'erano dei consigli, questo è vero, ma consistevano in intere schermate con una decina di video suggeriti. Il funzionamento di Instagram e TikTok è ben diverso: non ti consigliano dieci video, te ne fanno vedere uno che sanno ti piacerà.
La libertà di Youtube è stata barattata con un nuovo modo di fare zapping, lo scrollare. Invece che andare sue e giù dalla lista dei canali per trovare un programma che ci piacesse, ora andiamo solo giù, guardando senza troppa attenzione centinaia di video da pochi secondi senza poi trarne alcunché alla ricerca di qualcosa che non troveremo.
Edicola digitale
Versione web de L'"Unione Monregalese", settimanale cattolico di informazione, notizie ed opinioni di Mondovì. Iscr. n°8 Reg. Canc. Trib. di Mondovì del 05-04-1951.
Direttore Responsabile Corrado Avagnina.
Edito da CEM - Cooperativa Editrice Monregalese Piazza S. Maria Maggiore, 6 - 12084 Mondovì - Tel. 0174 552900 - P.Iva: 01654260049
Registro delle Imprese di Cuneo n. 01654260049
Albo Società Cooperative n. A118893
Capitale Sociale € 25.768,00 i.v.
L’Unione Monregalese percepisce i contributi pubblici all’editoria. Tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Amministrazione trasparente: pubblicazione dei contributi pubblici, importo lordo contributo editoria anno 2022 euro 363.048,48 come da decreto della Presidenza Consiglio Ministri del 5.12.23
Oltre a quanto evidenziato in Nota Integrativa si evidenzia che gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis ricevuti dalla società sono contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di stato di cui all'art. 52 della L. 234/2012 a cui si rinvia e consultabile a questo link