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Il "Violino stonato" di Daniele La Corte

A Mondovì la presentazione del libro del giornalista e scrittore ligure

Il "Violino stonato" di Daniele La Corte

È "il racconto romanzato di una storia vera". la storia di un operaio dell’Ansaldo di Genova, militare volontario nella campagna d’Africa, voluta della folle megalomania di Benito Mussolini.

Venerdì 19 dicembre, a Mondovì, grazie alla sezione Anpi, si svolgerà la presentazione di "Violino Stonato", il nuovo libro del giornalista e scrittore Daniele La Corte.

L’appuntamento è per le ore 17 in Sala Scimé dove, a corredo del libro, verrà proiettato un breve documentario del regista Andrea Elena. Condurrà l’incontro il prof. Stefano Casarino, Presidente Anpi. Intratterrà gli intervenuti la violinista Ludovica Ambrogio.

Il protagonista è il metalmeccanico Otello Botti: milite volontario, combatte nel deserto sino al momento in cui cade prigioniero degli inglesi. La sua fede nel Duce lo porta a fidarsi ciecamente, senza tentennamenti e come purtroppo accadde a tanti Italiani, nell’uomo di Predappio, nel dittatore alleato dei nazisti. Mussolini suonava il violino e lui viene affascinato da quello strumento fantastico. Nella prigione africana un commilitone, un falegname originario del Monregalese, gli fabbrica, con i resti di una cassetta per munizioni, un violino. É stonato, ma ugualmente sprigiona note che lui considera fantastiche, in grado di far capire a tutti come la musica avvicina a Dio e di conseguenza alla vittoria.

Finita la guerra, tornato a Genova, scopre una realtà a lui sconosciuta, ben diversa da quella che immaginava. Crollano le sue illusioni e deve confrontarsi con la dura realtà sociale ed economica dell’immediato dopoguerra, prendendo coscienza delle nefandezze del Ventennio e degli immani sacrifici della Lotta di Liberazione.

Dichiara Daniele La Corte: «Con “Violino Stonato” ho fatto tredici, ho raggiunto quella numerologia legata alla perseveranza e alla fortuna di aver trovato un editore che ha creduto in me sin dal primo incontro. Con Fusta Editore sono alla sesta pubblicazione consecutiva. Non ci sono mai state interruzioni e ciò non può che essere sinonimo di successo. Un doveroso grazie Paolo Fusta, editore e amico con il quale diamo il via a questa nuova avventura».

Il romanzo ha tante sfaccettature e segue un percorso che conduce Otello Botti alla comprensione totale dei valori della democrazia: la trama si dipana lungo un notevole arco di tempo, dagli anni Trenta agli anni Ottanta del secolo scorso, e arriva sino agli Anni di Piombo, portando alla luce fatti storici con varie tonalità, che virano talvolta anche verso il giallo.

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