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Nonciclopedia: il diabolico alter ego di Wikipedia, che fece arrabbiare anche Vasco Rossi

Compie vent'anni la parodia di Wikipedia: un'enciclopedia di umorismo e nonsense, più o meno sopra le righe, a suo modo uno specchio satirico del nostro tempo

Nonciclopedia: il diabolico alter ego di Wikipedia, che fece arrabbiare anche Vasco Rossi

Immagine generica realizzata con IA

Se tutti conoscono Wikipedia, non si può dire lo stesso di Nonciclopedia, sua gemella e nemesi allo stesso tempo. Se Wikipedia fosse Superman, Nonciclopedia sarebbe senza alcun dubbio Bizzarro.

Nata sul finire del 2005 sulla scia del progetto inglese Uncyclopedia, Nonciclopedia si presenta come una parodia di Wikipedia, in cui gli utenti (chiunque) può modificare e creare le pagine dal nulla, rispettando però delle linee guida riassunte nei Cinque Pinconi. Ad una prima occhiata Nonciclopedia si presenta graficamente identica alla sua controparte seria, ma la differenza si trova all'interno delle sue pagine dai toni comici e carnevaleschi, i quali spesso sfociano in una satira più o meno pungente a seconda del caso.

Proprio per quest'indole alla burla ed alla presa in giro, nella sua storia Nonciclopedia non è stata estranea a querele. La più importante fu quella fatta dal cantante Vasco Rossi nel 2010, il quale denunciò il sito per diffamazione a causa di alcuni contenuti nella pagina a lui dedicata. Il fatto si concluse con la ritira della querela da parte del cantante, il quale però espresse commenti su alcune pagine di dubbio gusto riguardanti personaggi famosi deceduti, a cui reagirono altre personalità del mondo dello spettacolo che chiesero un maggiore controllo dei contenuti.

Nonostante i contenuti spesso ricchi di francesismi, più o meno pesanti, Nonciclopedia può essere una dimostrazione di come la creatività umana sia un'arma potentissima. Gli utenti, infatti, non ricevono nulla in cambio del loro operato, ma nel corso di questi vent'anni sono riusciti a creare un vastissimo universo satirico, con uno stile molto Covattiano, che si pone a sberleffo della più seriosa Wikipedia.

Ovviamente buona parte dei contenuti del sito è frutto dell'immaginazione e della fantasia degli autori, attingendo però a luoghi comuni, modi di dire e chiacchiere da bar puramente italiane, mettendoli per iscritto. Altra peculiarità sono i collegamenti tra le pagine, spesso imprevisti quanto improbabili, con "parole blu" che se schiacciate mandano a pagine inaspettate.

 

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