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Nel nuovo altare le reliquie del patrono, dei vescovi e di un papa

Nel nuovo altare consacrato oggi a Mondovì

Nel nuovo altare le reliquie del patrono, del vescovo e del papa

Ha suscitato ammirazione e stupore il nuovo assetto della Cattedrale di Mondovì, dedicata a San Donato. Il Duomo ha riaperto oggi, dopo otto mesi di lavoro.

Con tre elementi tutti nuovi, realizzati dallo scultore lombardo Mario Rudelli: l'ambone, da cui vengono lette le scritture; la Cattedra episcopale, lo scranno del vescovo che contraddistingue la Cattedrale in quanto tale, e infine l'altare.

Un altare imponente, che va a sostituire quello "provvisorio" che è stato utilizzato per anni. Sei quintali di bronzo che sono anche uno scrigno per le Reliquie: di san Donato di Arezzo, Vescovo e martire cui da sempre è dedicata la nostra Cattedrale; di san Pio V, papa, già 17° Vescovo di Mondovì; e infine, di San Bassiano primo Vescovo di Lodi, Vescovo “per 35 anni e 20 giorni”, presente al Concilio di Aquileia del 381 dove fu difesa la divinità di Gesù Cristo contro l'eresia ariana.

L'aggiunta della reliquia del santo Vescovo di Lodi donataci dal suo successore, il Vescovo Maurizio, vorrebbe esprimere ulteriormente un legame spirituale tra Mondovì e Lodi, a ricordo della diocesi di provenienza del Vescovo mons. Egidio Miragoli che questo altare ha voluto e pensato.

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