"Abbiamo ricevuto il tuo curriculum". Negli ultimi giorni si sta diffondendo una nuova truffa telefonica che sfrutta la speranza di trovare un impiego per estorcere dati personali e denaro alle vittime. La dinamica è semplice: la persona riceve una chiamata da un numero di cellulare italiano non salvato in rubrica, con l’interlocutore che afferma di aver ricevuto il suo curriculum e propone di proseguire la conversazione su WhatsApp. Se si cade nella trappola e si accetta di continuare il contatto, il rischio diventa concreto: i truffatori possono tentare di installare virus, rubare dati sensibili o spingere la vittima a investire denaro in piattaforme sospette. "Abbiamo ricevuto il tuo curriculum": come funziona la truffa Secondo le testimonianze di chi ha avuto esperienze dirette, i truffatori si spacciano per rappresentanti di agenzie per il lavoro o di aziende alla ricerca di personale. Dopo il primo contatto, inviano un link per compilare falsi moduli di assunzione, che in realtà servono a raccogliere dati personali e bancari. In alcuni casi, invece, l’interlocutore propone investimenti in piattaforme finanziarie sospette, promettendo guadagni facili e rapidi. La truffa colpisce soprattutto chi è effettivamente in cerca di lavoro, rendendo l’inganno più credibile. Tuttavia, anche chi non sta inviando candidature potrebbe ricevere queste chiamate e deve prestare attenzione. L'allarme corre sui social Molti utenti hanno segnalato il fenomeno sui social network, da Facebook a LinkedIn, evidenziando come la tecnica sia sempre più diffusa e raffinata. La truffa si aggiunge a una serie di raggiri telefonici già diffusi, come quelli relativi ai finti operatori di gas e luce o ai finti funzionari delle forze dell’ordine. "Abbiamo ricevuto il tuo curriculum": come difendersi Per evitare di cadere vittima di questa truffa, ecco alcune regole fondamentali da seguire:
Diffidare di chiamate sospette: se non si è in cerca di lavoro o non si è inviato il curriculum, ignorare la richiesta.
Non fornire informazioni personali o finanziarie: dati anagrafici, codici fiscali e coordinate bancarie non devono mai essere condivisi con sconosciuti.
Non cliccare su link ricevuti via WhatsApp o SMS: potrebbero installare malware o reindirizzare a siti fraudolenti.
Verificare sempre l’affidabilità dell’azienda: prima di rispondere, cercare informazioni online o contattare l’azienda attraverso canali ufficiali.
Non inviare denaro a sconosciuti o piattaforme sospette: le offerte di investimento con guadagni rapidi sono spesso truffe.
Bloccare il numero e segnalare l’accaduto: in caso di sospetto, è consigliato segnalare il numero alla Polizia Postale.
Le truffe telefoniche sono sempre più sofisticate, ma con un po’ di attenzione è possibile evitarle e proteggere i propri dati e il proprio denaro.
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