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14 Agosto 2025 - 14:14
E' stata dimessa poco fa, dall'Ospedale di Mondovì, la minorenne ritenuta responsabile - assieme ad altri tre, tutti sotto i 14 anni - della tragica morte di Cecilia De Astis, la 71enne investita e uccisa a Milano. La ragazzina, 11 anni, è stata accompagnata da uomini della Polizia.
AGGIORNAMENTO
Ora saranno le indagini a stabilire come sono andate le cose quando, ieri sera, la 11enne è stata fermata dalla Polizia stradale di Mondovì, assieme ad alcuni famigliari a bordo di un'auto che stava viaggiando sulla A6.
Sulla questione vige il massimo riserbo da parte della Questura di Cuneo che al momento non ha divulgato altri dettagli su ciò che è avvenuto. La ragazza è giunta in Ospedale ieri sera, accompagnata dalla Croce Rossa di Mondovì. Le sue condizioni di salute erano buone, appariva solo molto agitata. La Polizia stradale l'ha fermata in autostrada: è stata portata in ospedale per motivi assistenziali, non sanitari.
Era a bordo di un furgone con altre persone, presumibilmente legate da un legame di parentela. All'interno ci sarebbero stati anche altri minorenni. Tutti gli occupanti sono stati trasferiti nella caserma della Sottosezione stradale di Mondovì e poi, qui, è scattato la chiamata al 118 per la ragazzina. Sono stati attivati i servizi sociali. Sulle altre persone presenti nel furgone sono tuttora in corso gli approfondimenti da parte della Questura di Cuneo, in merito anche ad altre ipotesi di reato slegate dalla tragedia di Milano.
L'investimento mortale nel capoluogo lombardo era avvenuto lunedì 11 agosto in via Cermenate: la 71enne è stata travolta e uccisa dai quattro, tutti minori di 14 anni (un 13enne, due 12enni e lei, unica ragazza, 11enne), a bordo di un'auto che poi è risultata rubata. I quattro erano stati individuati in un campo nomadi dalla Polizia locale di Milano, grazie a delle telecamere che hanno permesso di identificarli dalle magliette che indossavano. Essendo tutti minori di 14 anni, per la legge non sono imputabili.
La Procura dei minori di Milano sta esaminando le loro posizioni, valutando l'adozione di eventuali provvedimenti che potrebbero essere emanati a breve. Questi, tuttavia, non avranno natura penale, poiché, data l'età dei minori, non sono perseguibili penalmente, ma potrebbero essere di carattere civile, come, ad esempio, l'inserimento in strutture comunitarie. I quattro giovani, nati in Italia da famiglie di etnia rom, hanno sostanzialmente confessato alle autorità di aver sottratto tutto il possibile dall'automobile di un turista francese. Dopo aver rinvenuto tra gli oggetti rubati le chiavi di riserva del veicolo, avevano deciso di tornare a impossessarsi del mezzo.
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