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«Ennesima aggressione in carcere, due agenti mandati in Ospedale. Siamo a livelli di allarme assoluto»

Nuova denuncia del sindacato OSAPP ad Alba: detenuto armato con la gamba di un tavolo

«Ennesima aggressione in carcere, due agenti mandati in Ospedale. Siamo a livelli di allarme assoluto»

«La situazione ad Alba, da tempo gravemente compromessa, ha raggiunto livelli di allarme assoluto». È l'ennesima denuncia del sindacato OSAPP, una cosa a cadenza ormai praticamente quotidiana. Il segretario Leo Beneduci: « Due agenti della Polizia Penitenziaria sono finiti in ospedale a seguito dell’ennesimo episodio di violenza da parte di un detenuto che, armato con una gamba di un tavolo in legno, ha aggredito il personale, colpendone uno con un calcio ai testicoli e l’altro alla schiena. Entrambi hanno riportato prognosi di cinque giorni».

La struttura circondariale di Alba, oggi, è una "casa lavoro". La casa di reclusione aveva chiuso nel 2016, dopo un'epidemia di legionellosi che aveva colpito carcerati e personale di polizia. Oggi i lavori per la completa riapertura sono in corso, ma da metà 2021 la palazzina ex femminile aveva riaperto come "casa lavoro" per 54 internati. I lavori sono ancora in corso, dovrebbero terminare a fine 2025 per il competo ripristino e, si dice, una capienza per 180 detenuti.

L'aggressione sarebbe esplosa dopo che il detenuto si è visto negare ,dal medico di guardia, l'uso di una stampella. Ha dato in escandescenze e ha aggredito gli agenti. E un secondo internato – già responsabile di altri episodi simili nei giorni precedenti – ha spaccato quel che restava dell'impianto di illuminazione. «Un atto estremo, aggravato dalla totale assenza del sistema di videosorveglianza, già da tempo fuori uso, che ha reso l’intervento degli agenti ancora più rischioso. Una situazione totalmente fuori controllo tenuto conto dell’inerzia dell’amministrazione penitenziaria e all’immobilismo del Dipartimento. Il carcere di Alba è completamente allo sfascio. Il distretto del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta è ormai un vero e proprio colabrodo:. È una vergogna istituzionale senza precedenti».

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