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Lavoro in nero, la stretta della Guardia di Finanza: sanzioni per tre imprenditori

Dai controlli nell'Astigiano anche dieci denunce per reati tributari e percezione indebita del reddito di cittadinanza

Lavoro in nero, la stretta della Guardia di Finanza: sanzioni per tre imprenditori

Foto Guardia di Finanza di Asti

In vista della nuova stagione di vendemmia, la Guardia di Finanza di Asti ha avviato, già durante l’estate, un monitoraggio del tessuto economico locale, focalizzato in particolare sulle dinamiche legate all’elevata richiesta di manodopera nel comparto vitivinicolo.

L’area, famosa e rinomata in tutto il mondo per i suoi vini Docg, è stata oggetto di verifiche mirate. Considerate le peculiarità del territorio, i controlli straordinari estivi a tutela della correttezza del mercato sono stati orientati verso i settori di maggiore peso per l’economia provinciale: vitivinicolo, turismo-ricettivo e ristorazione.

L'obiettivo era accertare il rispetto delle norme sulla concorrenza leale e sulla gestione regolare della forza lavoro impiegata. Tra giugno e agosto le Fiamme Gialle, con militari dei reparti di Asti e Canelli, hanno intensificato l’azione di contrasto al lavoro irregolare e di presidio della legalità economico-finanziaria, eseguendo 109 interventi ispettivi che hanno portato alla verbalizzazione di 52 soggetti e alla denuncia di 10 persone: tre per reati tributari e sette per indebita percezione del reddito di cittadinanza.



Nella circoscrizione di competenza della Tenenza di Canelli spiccano gli esiti delle ispezioni contro il lavoro sommerso effettuate presso tre aziende vitivinicole a Bubbio e Loazzolo e una realtà della ristorazione a Castagnole delle Lanze.

Sono stati individuati e controllati 30 lavoratori, di cui 10 impiegati completamente “in nero”

  • una all’interno del ristorante
  • nove nei vigneti
  • oltre a 4 assunti e utilizzati in modo irregolare

Dei 10 lavoratori “in nero” identificati, 7 sono risultati stranieri.

Alle imprese coinvolte sono state contestate le previste sanzioni amministrative per l’utilizzo di manodopera non dichiarata, per un ammontare complessivo di 128.700 euro.

Per le violazioni accertate e notificate ai tre datori di lavoro, sono state inoltre trasmesse al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro due proposte di sospensione dell’attività imprenditoriale, avendo riscontrato un impiego di personale “in nero” superiore al 10% della forza lavoro presente.

Le attività di vigilanza e controllo da parte dei reparti della Guardia di Finanza di Asti e Canelli proseguiranno per tutto il mese di settembre con la medesima intensità, con un’attenzione particolare al rispetto della normativa sul lavoro in concomitanza con gli eventi a maggiore richiamo turistico e con l’intensa campagna vendemmiale in corso.

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