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11 Settembre 2025 - 17:48
In foto Zaccaria Mouhib (Baby Gang) in uno dei suoi video musicale e nel riquadro il procuratore capo Basso
È il monregalese Ezio Domenico Basso, dal 2021 procuratore capo della Procura di Lecco, il titolare dell'indagine che ha portato all'arresto nella notte tra mercoledì e giovedì del trapper Baby Gang, già coinvolto in vari procedimenti giudiziari.
Il cantante, che si era esibito poche ore prima durante il concerto dell'amico Emis Killa a Rho Fiera Milano, è stato trovato in possesso di una pistola con matricola abrasa mentre era in una camera di un albergo a Milano. È stato portato nel carcere di San Vittore ma l'indagine dei Carabinieri è più ampia.
Nell'abitazione di Baby Gang (all'anagrafe Zaccaria Mouhib) a Calolziocorte, nel Lecchese, i Carabinieri hanno trovato altre due pistole clandestine. Il 24enne risulta però anche indagato in un'inchiesta che ha portato anche all'arresto di quattro persone, con passaporto macedone, per concorso in detenzione e porto illegale di armi da fuoco comuni e da guerra e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, per un giro d'affari di circa 12mila euro al mese.
«I rapporti sono collegati forse anche allo spaccio stupefacente e per quanto riguardo la disponibilità della armi», ha spiegato Basso davanti alle telecamere del Tg3. «Questi contatti sono stati accertati in maniera stabile e in forma protratta nel tempo».
Prima dell'arresto per la pistola, nell'ambito di questa operazione più ampia, Baby Gang era libero in attesa di affidamento ai servizi sociali per la condanna definitiva a due anni 9 mesi e 10 giorni dello scorso marzo per il caso della sparatoria vicino a Corso Como, zona della movida milanese. In altri processi, poi, ha ottenuto assoluzioni o riportato condanne non ancora definitive. In carcere per scontare un cumulo pene per due condanne definitive, invece, si trova il suo amico e compagno di "crew" Simba La Rue.
«È una persona molto pericolosa, che manifesta, anche nelle sue canzoni e nelle sue esibizioni, un evidente disprezzo verso le autorità e le forze dell'ordine, e abitualmente usa armi vere, anche da guerra, nelle riprese dei suoi video. E per averle a disposizione si avvale dell'appoggio di una rete criminale specializzata nel traffico di droga».
Lo evidenzia, come riportato da Ansa, il pm di turno di Milano nella richiesta di convalida dell'arresto e di custodia cautelare in carcere. L'arma, come risulta dagli atti, era nascosta nel mobile cucina della stanza d'albergo, dentro un porta tovaglioli. In un borsello di un noto marchio del lusso, poi, gli investigatori hanno anche trovato 4.900 euro in banconote da 50 euro e qualche grammo di hashish per uso personale.
La procura nella richiesta al gip mette in luce, oltre ai suoi precedenti penali, anche il fatto che il trapper abbia beneficiato di diverse deroghe agli obblighi della sorveglianza speciale - misura di prevenzione a cui è sottoposto dal settembre 2024 - per concerti in vari parti d'Italia e d'Europa, anche se poi ci sono state da parte sua diverse violazioni delle prescrizioni.
La misura, tuttavia, non è mai stata aggravata, a detta della Procura, con la revoca delle autorizzazioni. Per il pm ora il 24enne deve restare in carcere per il pericolo di reiterazione dei reati.
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