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12 Settembre 2025 - 08:34
Un bonifico da 14 mila euro per evitare che il proprio conto corrente finisca sequestrato: un tentativo di truffa che stava per andare a buon fine, ma la prontezza del personale bancario e l’intervento della Polizia hanno evitato il peggio. È accaduto la mattina del 10 settembre in un istituto di credito del centro cittadino di Cuneo.
Un professionista di mezza età, visibilmente agitato, si era presentato allo sportello chiedendo con insistenza di effettuare un trasferimento urgente di denaro, senza fornire una motivazione plausibile. L’insolita richiesta ha insospettito il direttore della filiale, che ha deciso di contattare la Questura.
Gli agenti della Squadra Mobile, giunti rapidamente sul posto, hanno ricostruito l’accaduto: l’uomo aveva ricevuto un sms in cui si annunciava il presunto imminente sequestro del suo conto corrente. Seguendo le istruzioni contenute nel messaggio, aveva cliccato su un link e successivamente era stato contattato da un numero fisso apparentemente riconducibile al Comando provinciale dei Carabinieri di Cuneo. All’altro capo della linea, un falso “comandante” lo convinceva a recarsi in banca per disporre il bonifico.
Solo l’intervento della Polizia ha permesso di interrompere in tempo la comunicazione con il truffatore e bloccare l’operazione. Si è trattato di un caso di spoofing telefonico, una tecnica che consiste nel falsificare numeri e identità per carpire la fiducia della vittima, spesso attraverso sms, email, siti web o chiamate.
Il Questore di Cuneo nel sottolineare che la condotta e l’iniziativa del cassiere e del direttore della banca ha consentito di sventare la truffa per un’ingente somma di denaro, sottolinea la necessità che i cittadini verifichino sempre la provenienza delle chiamate o dei contatti tramite sms o siti web, mettendosi in contatto con il 112, senza mai procedere ad operazioni finanziare dispositive.
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