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Anche lo sci piemontese piange Matteo. Paolo De Chiesa: «Bisogna fermarsi»

Il cordoglio del monregalese Pietro Blengini, Presidente del Comitato FISI Alpi Occidentali per il giovane scomparso in Cile: era cresciuto sciisticamente a Sestriere. Quasi un anno fa la scomparsa di Matilde Lorenzi

Anche lo sci piemontese piange Matteo. Paolo De Chiesa: «Bisogna fermarsi»

Matteo Franzoso, scomparso tragicamente in Cile, era cresciuto sciisticamente a Sestriere

Il mondo dello sci italiano e quello piemontese sono in lutto per la tragica scomparsa, a Santiago del Cile, di Matteo Franzoso. A due giorni dalla caduta in allenamento (sabato 13 settembre) nelle Ande, con la nazionale di discesa libera, il giovane azzurro non ha superato le conseguenze del trauma cranico e del conseguente edema cerebrale. Oggi, 16 settembre, avrebbe compiuto 26 anni.

Il drammatico incidente si è verificato sulla pista di La Parva, a 50 km dalla capitale cilena: Matteo avrebbe superato le reti e sbattuto contro una staccionata.

L'azzurro delle Fiamme Gialle, genovese di nascita, era cresciuto sciisticamente al Sestriere. «Non ci sono parole adatte ad esprimere lo strazio che in queste ore stiamo provando tutti noi, dirigenti, atleti, tecnici e collaboratori del Comitato FISI Alpi Occidentali, confrontati con una tragedia come l’incidente che ha strappato Matteo Franzoso all’affetto dei suoi cari, dei suoi amici, di tutti coloro che hanno avuto negli ultimi 15 anni la fortuna di incrociarlo sulle piste, di conoscerne il carattere buono e gioviale, di apprezzarne la simpatia e la serietà»: è questo il primo commento del Presidente del Comitato FISI Alpi Occidentali, il monregalese Pietro Blengini, alle tragiche notizie giunte in serata da Santiago del Cile.

“Quando abbiamo ricevuto le prime informazioni sul grave incidente occorso a Matteo abbiamo deciso di sospendere le attività del Comitato. - ricorda Blengini – Ora non possiamo far altro che stringerci alla mamma e al papà di Matteo, al fratello Michele, ai dirigenti e agli amici dello Sci Club Sestriere. «Come Presidente del Comitato FISI Alpi Occidentali sino al 2018 ho avuto la fortuna e il privilegio di annoverare Matteo Franzoso come punta di diamante della nostra squadra regionale di sci alpino – sottolinea da parte sua il Consigliere federale della FISI Pietro Marocco –. È stato un punto di riferimento per gli amici e per gli atleti che hanno gareggiato con lui, sin dagli anni del Trofeo Topolino e, più avanti, nei circuiti giovanili, che lo videro conquistare sulle nevi amiche di Claviere il titolo italiano Aspiranti in Slalom. Quando Matteo si guadagnò l’ingresso nelle squadre nazionali eravamo certi che avrebbe portato con sé nei team azzurri le sue doti tecniche ed umane, la sua serietà abbinata alla simpatia».

Purtroppo si tratta dell'ennesima tragedia per lo sci italiano: a ottobre 2024 Matilde Lorenzi, 20 anni, muore per una caduta in allenamento in Val di Fassa; a marzo 2025 stesso dramma sullo Zoncolan per il 18enne Marco Degli Uomini. Dura la voce dell’ex sciatore cuneese Paolo De Chiesa: «O lo sci si si ferma e si fa tre passi indietro o insieme ai nostri ragazzi morirà anche lo sci».

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