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01 Dicembre 2025 - 18:12
Sono 26 i minori che, nel 2025 a Mondovì, risultano essere protetti in un percorso di comunità, "allontanati": e nel 90% dei casi (una ventina) si tratta di bambine o bambini allontanati assieme alla madre per metterli al sicuro da situazioni di violenza.
Questi numeri sono venuti a galla nell'ultimo Consiglio comunale. Parte dal caso di Palmoli – quello della “famiglia che viveva nel bosco” – l’intervento di Davide Oreglia (Centrosinistra): «Voglio ribadire il ruolo fondamentale dei Servizi sociali – ha detto –, in un momento in cui si sta un po’ scadendo nel luogo comune che questi esistano “per togliere i figli ai genitori”. Non è così: fanno un lavoro encomiabile nel sostenere le situazioni di marginalità, che stanno crescendo».
I numeri: «Le persone a carico dei servizi sociali, a Mondovì, sono aumentate. Siamo passati da 1.600 cartelle aperte, nel 2018-2020, a 3.500 cartelle attive nel 2024: in quattro anni sono raddoppiate le situazioni in cui i Servizi sono dovuti intervenire.
Si parla di 480 minori in carico fino al 31 ottobre. Nel 2025 ci sono 26 minori che sono risultano seguiti e “allontanati”: ma nel 90% dei casi sono bambine o bambini che sono stati protetti insieme alla madre per motivi di violenza di genere». I numeri si riferiscono al 2025, ma le situazioni potrebbero anche essere pregresse
La consigliera Cecilia Rizzola (maggioranza, “Mondonuova”): «Nel 2025 sono stati assegnati nove alloggi di edilizia sociale, di cui due per emergenza abitativa: un uno dei casi di tratta proprio di una donna vittima di violenza». L’assessora Francesca Botto: «Il sociale è una materia delicatissima, su cui non si deve mai generalizzare. Dei quasi 500 minori in carico, un centinaio sono minori con disabilità: della piccolissima parte che effettivamente è stata allontanata dal nucleo famigliare, come ha ricordato Oreglia, il 90% sono minori che vengono allontanati assieme alla madre perché vittime di violenza assistita».
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