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Acquedotto delle Langhe: “Calso” chiude il 2024 con 114 mila euro di utile

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Mirco Spinardi e Maria Antonietta Albarello, durante l'ultima assemblea

Partecipata assemblea dei soci di “Calso Spa” (la società che gestisce l’acquedotto dell’area Langhe sud occidentali), giovedì 2 luglio nella sede dell’Ente, a Dogliani. Il punto focale della seduta, l’approvazione del bilancio 2024, è stato così presentato dal presidente Mirco Spinardi, che ha ricevuto l’applauso dei numerosi sindaci presenti: «Quest’anno registriamo un ottimo risultato. Il 2024 si è chiuso infatti con 114 mila euro di utile, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto da tutta la squadra. L’utile sarebbe in realtà quasi raddoppiato, se si considerano ulteriori 100 mila euro, disponibili, ma che prudenzialmente abbiamo deciso di depositare in un fondo per eventuale svalutazione crediti. Questi dati confermano anche, se mai ce ne fosse bisogno, come la scelta di non occuparci più della raccolta rifiuti si sia rivelata vincente. Il sistema infatti era ormai diventato troppo antieconomico per noi». All’interno del bilancio risultano anche 930 mila euro di investimenti sulla rete per il 2024, di cui 270 mila per manutenzioni ordinarie e il restante per acquisto mezzi, materiali e interventi straordinari. «Anche le prospettive future sono ottime, continuando così, con il supporto di tutti – ha aggiunto Spinardi –. Specifico inoltre, perché in molti me lo chiedono praticamente quasi ogni giorno, che l’acqua dell’acquedotto è assolutamente bevibile e potabile, anzi è una delle acque più controllate in assoluto». L’assemblea ha poi confermato il Collegio sindacale uscente, rinnovando la fiducia anche al presidente, Giulio Marini.
La storica dipendente Maria Antonietta va in pensione In chiusura, Spinardi e tutto lo staff hanno salutato e ringraziato la doglianese Maria Antonietta Albarello, storica responsabile amministrativa di “Calso”, che dal 1º settembre andrà in pensione. «In 38 anni di lavoro in azienda, posso dire che di acqua ne ho vista passare davvero tanta – ha detto la signora –. Le cose, negli anni, sono molto cambiate. Abbiamo portato avanti tante sfide, realizzato tanti progetti. Ho vissuto tra queste mura una parte importante della mia vita». «Maria Antonietta è stata per noi un vero pilastro ed è la nostra memoria storica – ha aggiunto Spinardi –. La ringraziamo per il preziosissimo lavoro svolto e le auguriamo buona pensione. In contemporanea, già da tempo, siamo al lavoro per sostituirla nel migliore dei modi, grazie ad un periodo di affiancamento che va avanti ormai da un po’».
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