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Cosa fare della casa del primo Presidente della Repubblica? Tra museo e affittacamere

Le idee del Comune e della proprietà divergono. Ma tutti sono d'accordo: «Quell'angolo di paese va valorizzato»

Cosa fare della casa del primo Presidente della Repubblica? Tra museo e affittacamere di pregio

Il monumento dedicato a Luigi Einaudi a Carrù, dietro la sua casa nativa

Le idee sono tante, per certi versi anche in conflitto tra loro. Ma su un aspetto sono praticamente tutti d’accordo: quella porzione di paese va valorizzata meglio. Lì a Carrù, all’angolo tra corso Luigi Einaudi e vicolo Serale, nacque proprio il primo presidente eletto della Repubblica, da papà Lorenzo Einaudi e mamma Placida Fracchia. Al numero civico 18 del corso che ora porta il suo nome, Luigi ci rimase per tutta l’infanzia. Poi, rimasto orfano di padre a 14 anni, si trasferì nella vicina Dogliani.

Ora, in quella casa antica e anche un po' fatiscente, vivono sei famiglie in affitto. La proprietaria è Claudia Marruccelli, nipote del generale e medaglia d'oro al valore militare Giuseppe Perotti, in un incrocio non banale tra Storia e storia. Uno degli eroi della Resistenza, che sposò la carrucese Fiorenza Bori, diede alla famiglia Einaudi la casa dove nacque poi Luigi. Non è un mistero che la volontà dell'attuale Amministrazione comunale, guidata da Nicola Schellino, sia acquisire quelle stanze e farne un museo in memoria del presidente. Nell'ultimo Consiglio comunale, intanto, sono stati stanziati 7.500 euro per uno studio di fattibilità sul piazzale antistante, per renderlo un piccolo spazio pubblico-monumentale.

La proposta di comprare i due appartamenti del primo piano (dove nacque Luigi Einaudi) è stata avanzata pubblicamente fin dalla visita, nel marzo 2024, del presidente della Regione Cirio, che si è mostrato collaborativo. È stata fatta eseguire più di recente una perizia dallo studio Devalle per stabilirne il valore d'acquisto: 150 mila euro. Fondi che il Comune, contando sulla disponibilità a parole della Regione Piemonte e di altri enti, si è impegnato a reperire. L'idea della proprietà dei locali è però un po' diversa.

La signora Marruccelli, da Torino, si è trasferita a Carrù, dove ha ultimato il bell'intervento di ristrutturazione della villa Perotti, nel vicino vicolo Serale, riportata ai fasti e alla bellezza antica. L'ultimo passo, in fase di realizzazione, è la creazione di un'area catering, laddove c'era il vecchio campetto da tennis. Innamoratasi della "porta d’la Langa", ora sta progettando qualcosa di ancora più grande: ristrutturare l'intero stabile "Einaudi" – tre piani più il solaio (al piano terra ci sono un bar e un'attività di vendita e assistenza moto) – per farne un affittacamere o un hotel con uno spazio multifunzione dedicato all'accoglienza che includerà anche caffetteria, bistrot e pasticceria. Il nome, in questo caso, viene da sé: "Le stanze del presidente".


Una veduta attuale del palazzo dove nacque Luigi Einaudi 

«Credo che Carrù sia una zona commercialmente interessante, con grandi potenzialità» spiega Claudia Marruccelli. «Qui sono sempre stata bene, fin quando venivo d'estate con nonna Fiorenza. Penso che questo, ora, sia un po' il mio destino». Si è mossa con uno studio di fattibilità ed è in contatto con diversi studi di progettazione. «Il prossimo passo sarà stilare il "business plan" e valutare le opportunità dei fondi Pnrr tramite Invitalia. Per questo mi sono affidata a un professionista: l'intervento è ingente, da oltre due milioni, e va preparato attentamente».

«Come Comune, presenteremo una formale manifestazione di interesse alla proprietà» commenta Nicola Schellino. «Quei luoghi sono di interesse pubblico, nel rispetto ovviamente dell'iniziativa privata. Nella nostra ottica l'area museale sarebbe accessibile dal lato dell'attuale Scuola dell'infanzia, in modo da tenerla separata dall'ingresso per gli altri due piani». In caso l'accordo non si concretizzi, c'è un piano alternativo: «Costruire il memoriale di Luigi Einaudi nella Scuola dell'infanzia, che verrà presto abbandonata in favore del nuovo edificio in costruzione in via Scuole Medie». Una prospettiva, quello dello sviluppo museale nell'asilo, vista di buon occhio anche dalla signora Marruccelli. 

 

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