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La zona pastorale Valli Pesio ed Ellero: dalle montagne alla pianura, tra Mondovì e Cuneo

Le comunità che compongono la zona pastorale: da Villanova alle Frabose, da Pianfei a Morozzo, da Chiusa di Pesio a Margarita tanti scenari e tante realtà vive

La zona pastorale Valli Pesio ed Ellero: dalle montagne alla pianura, tra Mondovì e Cuneo

VILLANOVA MONDOVÌ

Sul territorio di Villanova Mondovì sono presenti ben cinque comunità parrocchiali, San Lorenzo nel capoluogo, Santa Caterina a Villavecchia, Sant’Anna a Roracco e San Grato nell’omonima frazione, il Santuario di Maria Vergine Assunta a Madonna del Pasco, oltre al Santuario di Santa Lucia sul fronte del colle Momburgo che guarda la valle Ellero. Significativa testimonianza della storia della Fede del paese è inoltre l’antica chiesa di Santa Caterina, oggi destinata ad ospitare eventi e manifestazioni, ma ancora ricca di significative testimonianze storiche e di devozione, e nel ciclo di affreschi ancora visibile sulle sue maestose architetture. Inoltre, in paese si avverte la discreta e preziosa presenza delle Suore Missionarie della Passione, che hanno a Villanova proprio la loro casa madre. Qui infatti nel 1936 madre Margherita Lazzari volle insediare la sede generalizia della Congregazione, che poi avrebbe visto altra figura di grande carisma in madre Carla de Noni, ferita gravemente durante la seconda guerra mondiale eppure sopravvissuta miracolosamente. I visitatori possono avvicinarsi a questa realtà visitando la Casa di Madre Margherita, in cui è stato allestito un piccolo museo. Anche la realtà del Santuario di Santa Lucia, un fiore all’occhiello che coniuga in sé storia, arte, devozione, sta trovando una nuova valorizzazione grazie all’Associazione “Amici di Santa Lucia”. Villanova è ricca di testimonianze storiche e devozionali: ci sono ben 25 cappelle sparse in tutto il territorio. Il parroco di Villanova don Laugero commenta: «La comunità parrocchiale villanovese è viva, non presenta particolari problemi da affrontare: sono quelli che si trovano in tutte le parrocchie in questo momento storico. Scontiamo la difficoltà a coinvolgere, soprattutto i più giovani e le famiglie. Tuttavia c’è un forte attaccamento alle tradizioni, come la Patronale dell’Addolorata che è ancora molto sentita e partecipata. Talvolta non è facile invece introdurre delle novità». La realtà villanovese è particolarmente vivace con un Oratorio ben strutturato e tanti giovani animatori che curano diverse iniziative, spesso in collaborazione con il Comune e le Associazioni del paese. È attiva anche una piccola radio parrocchiale, con cui si trasmettono le celebrazioni, e la Messa della domenica è disponibile su You Tube. Ci sono realtà educative e socio-assistenziali che muovono da valori cristiani: la Casa di riposo “Don Bartolomeo Rossi”, amministrata da una fondazione presieduta da don Laugero, è recentemente tornata a una vita serena dopo il difficile periodo pandemico che ha messo in ginocchio operatori, pazienti e amministratori. All’interno della struttura, oltre all’assistenza sanitaria, sono previste attività di animazione in modo da garantire, oltre alla salute fisica, anche il benessere psicologico degli anziani, che vengono anche accompagnati in uscite esterne. A livello educativo, sono attivi l’Asilo “Regina Pacis” di Branzola, di matrice parrocchiale, e quello, anche qui gestito da una fondazione di ispirazione cristiana, di “Maria Immacolata” a Madonna del Pasco. A Villanova inoltre sono attivi i Volontari della Pubblica Assistenza Valli Monregalesi, il gruppo di Volontariato Vincenziano, sezioni dell’Aido e della Fidas e Mondovip. Ricco anche il tessuto aggregativo, con la Pro loco e i gruppi e i Circoli presenti nelle frazioni, i sodalizi d’Arma dei Carabinieri in congedo e degli Alpini. Ulteriore realtà significativa è quella del Centro diurno “Sirio”, che coinvolge i suoi utenti in varie attività, anche nel segno dell’inclusione e dell’integrazione nella comunità.


ROCCAFORTE MONDOVÌ


Il Comune di Roccaforte comprende le realtà parrocchiali di San Maurizio nel concentrico, del Nome di Maria e San Luca a Lurisia e della Santissima Trinità a Prea, tutte affidate alla guida pastorale di don Federico Suria, che è anche impegnato nella Pastorale giovanile diocesana e direttore dell’Ufficio Catechistico. Don Federico è coadiuvato nelle realtà che segue da don Cristiano Bellino, viceparroco. Roccaforte è un Comune di vocazione montana, con un concentrico a fondovalle ma le sue borgate in altura, luoghi ricchi di storia e di tradizione, che si rispecchiano anche nelle manifestazioni di cui il paese è ricco (come ad esempio la particolarissima “Maske in una notte di mezza estate”). Ma anche la Patronale di San Maurizio o la festa di San Pio e Sagra delle Erbe). Oltre alle tre parrocchie infatti, permangono le antiche consuetudini e ricorrenze legate alle cappelle di ogni borgata, Rastello, Baracco, Norea, Dho, Annunziata, oltre al Santuario del Sacro Cuore alla Bonada e la cappella dell’Olocco. Ciascuna mantiene la propria chiesa con massari e tesorieri che collaborano attivamente con la Parrocchia. Per le ricorrenze patronali, si affiancano festeggiamenti religiosi e profani, ma non manca mai l’incanto, ovvero un’asta benefica a sostegno della chiesa. A Roccaforte sono attivi l’Oratorio, con iniziative per i giovani, e la Casa di riposo “Mons. Dho” nella fondazione diocesana Santa Marta. A questa realtà si affianca un vivace tessuto di Associazioni, di promozione turistica, di valorizzazione storica, di tradizione ma anche a sfondo sociale, tra cui la rinata Società Roccafortese di Mutuo soccorso, con ambiziosi programmi di servizi di comunità. A Prea è operativo il Circolo Acli “Amici di Prea”, organizzatori di uno dei presepi viventi più storici e suggestivi della zona. Inoltre, la consulta giovanile di Roccaforte propone iniziative originali, come il festival dell’arrampicata “Bloccalo forte” e la corsa goliardica delle Grazielle. Il paese ha un gruppo Alpini attivo, e sul suo territorio opera il Collegino Milena, a sostegno di persone portatrici di disabilità, e la Casa di riposo Villa Andrea a Lurisia.

CHIUSA DI PESIO


Il territorio di Chiusa di Pesio vede tre parrocchie al suo interno: la parrocchia del concentrico, Sant’Antonino, retta da don Federico Suria, e quelle delle frazioni San Bartolomeo e Vigna, rispettivamente San Bartolomeo e San Pietro, seguite da Don Valerio Ferro. Non va poi dimenticata la presenza dei Padri missionari della Consolata, in un polo spirituale importante e storico come la Certosa di Pesio, che tuttora prosegue una vivace attività e un’apertura alla collaborazione con il territorio, ospitando anche eventi e manifestazioni nel rispetto dei suoi perimetri sacri. In paese sono attive le confraternite di San Rocco e Sant’Antonino, oltre a varie borgate che mantengono la loro chiesa e le loro tradizioni con massari e tesorieri dedicati. La realtà chiusana è particolare, perché ha le difficoltà di un paese montano e allo stesso tempo un’attrattiva turistica importante, è una delle sedi più importanti del Parco naturale del Marguareis, d ha nel suo territorio una sede dell’Ente Parco Alpi Marittime. Il tessuto associazionistico locale è particolarmente vivace, con realtà dedite al sociale e al volontariato come l’associazione “Famiglie a Colori” ed “Equazione”, oltre alle tante associazioni di promozione turistica, culturale. Lo sport ha una notevole importanza nella realtà del paese, con tante associazioni attive, soprattutto per quanto riguarda il calcio, l’arrampicata, lo sci di fondo, biathlon e lo skiroll di cui esistono importanti strutture (oltre, in generale, agli sport outdoor che si praticano). A Chiusa di Pesio sono attive ben due Gruppi degli Alpini, la Protezione civile e un gruppo Antincendi boschivi. Sono attive l’Opera pia Mauro dedicata ai disabili, le Case di riposo “La Meridiana” e la “Musso –Gastaldi” a San Bartolomeo, di ispirazione cattolica. Vivace anche il tessuto culturale del paese, con la presenza del Museo “Avena” e della biblioteca “Alberione”, sempre attiva promotrice culturale con attività e incontri. «Roccaforte e Chiusa di Pesio sono comunità molto diverse tra di loro – sintetizza il parroco don Federico Suria – sono realtà che guardano a zone diverse: Chiusa di Pesio è proiettata su Cuneo, Roccaforte su Mondovì. Roccaforte è una comunità molto umana e accogliente, caratterizzata da una vita tranquilla e molto a misura ad uomo. Chiusa di Pesio curiosamente vede convivere le problematiche di un paese di montagna, alle prese con servizi che vengono a mancare e spopolamento con una forte attrattiva turistica e tantissimi flussi, soprattutto nel weekend. Devo dire perché in entrambe c’è tanta volta di mettersi in gioco. Tra le difficoltà di Chiusa Pesio c’è la sua realtà sfaccettata, le altre due parrocchie del paese sono seguite da don Valerio Ferro, poi ci sono i padri della Certosa e ci sono tante realtà. A volte non è facile tenere insieme tutto, collaborare proprio per la materiale difficoltà a stare dietro a tutto, ma facciamo tutto il possibile per riuscirci».

MOROZZO


(m.c.) - Morozzo è da sempre la patria del Cappone, primo storico presidio Slow Food fin dal 1999, e celebrato ogni anno fin dai tempi antichi, con la storica Fiera dedicata, che a metà dicembre chiude idealmente il calendario degli eventi del territorio. Tradizione famigliare a vocazione prettamente agricola, cultura e devozione si intrecciano nell’identità del paese, che custodisce tesori storici e religiosi come il castello di Morozzo, il suggestivo Santuario del Bricchetto e la recentemente restaurata cappella di San Stefano, autentici fiori all’occhiello della comunità. Le comunità parrocchiali sono tre, Natività di Maria nel concentrico, Madonna della neve a Consovero (rette da don Silvio Danna) e San Rocco ai Trucchi (da don Paolo Biestro). A Morozzo l’attenzione alla crescita delle nuove generazioni è testimoniata dalla presenza delle scuole di ogni ordine, dalla Materna alla Secondaria di primo grado. Il tessuto sociale è vivace grazie alle numerose Associazioni locali: tra queste spiccano la Banda musicale e la Scuola di musica, che svolge un ruolo prezioso anche nell’avvicinare i più piccoli all’arte musicale. Intensa è inoltre l’attività della parrocchia e del volontariato, che contribuiscono a mantenere vivo lo spirito comunitario. Nel conteso si inserisce con grande significato la prossima visita pastorale del vescovo, mons. Egidio Miragoli. Un appuntamento che il sindaco, Sergio Costamagna, a nome dell’Amministrazione comunale, saluta con particolare riconoscenza: «Accogliamo con profonda gratitudine la notizia della prossima visita pastorale di sua eccellenza mons. vescovo nella nostra comunità. La sua presenza rappresenterà un momento di grande valore umano e spirituale, capace di rafforzare i legami tra istituzioni, parrocchie e cittadini. Sarà anche occasione di ascolto e riflessione sul senso del nostro vivere comunitario, in un tempo in cui il dialogo e la vicinanza assumono un significato ancora più profondo».


ROCCA DE’ BALDI


(m.c.) - Rocca de’ Baldi è, senza dubbio, uno dei borghi più rappresentativi e ricchi di storia dell’area monregalese. Il nucleo originario si sviluppa nel borgo antico di Rocca, dove il maestoso castello dei Morozzo della Rocca, visitabile praticamente ogni fine settimana, domina il paesaggio accanto alla suggestiva Badia, in un contesto che conserva intatto il fascino medievale delle strade lastricate in pietra. A poca distanza dal borgo storico, il cuore pulsante della vita comunitaria è Crava, frazione vivace e centrale: qui hanno sede il municipio, la Bocciofila – punto di aggregazione e tradizione – i campi sportivi, bar, negozi e locali di ritrovo, oltre alle scuole che accompagnano i ragazzi fino alla Secondaria di primo grado. La comunità mantiene vive le proprie radici attraverso eventi e iniziative di grande richiamo. Tra questi spicca il “Palio delle Frazioni”, manifestazione goliardica che, dopo essere stata ripristinata qualche anno fa, ora coinvolge con entusiasmo Crava, Rocca e le altre principali frazioni – Pasquero, Carleveri e Corvi – in un clima di festa e sana competizione. Numerose sono anche le Associazioni locali a carattere storico e culturale e le Pro loco, che operano con impegno nelle diverse realtà del territorio, contribuendo a mantenerne viva la vitalità sociale e turistica. L’evento più atteso resta senza dubbio l’Antica Fiera del Fagiolo, in programma ogni anno a metà settembre. La manifestazione celebra le eccellenze agricole locali, in particolare il fagiolo autoctono “Pois” di Crava, recentemente riscoperto e valorizzato grazie a un progetto mirato. Non mancano infine realtà di grande valore sociale, come la Casa di riposo “Fratelli Gallo” di Crava, struttura all’avanguardia che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per l’assistenza e il sostegno agli anziani della comunità.


BEINETTE


Beinette è un Comune di pianura, una comunità che sa di famiglia. È lambìto da un lato dal trafficato segmento della Provinciale che conduce a Cuneo, dall’altro ha un piccolo centro, attraversato dal fiume, dominato in alto dalla sagoma del castello dei marchesi di Rudinì, ormai abbandonato. La Parrocchia dei Santissimi Giacomo e Cristoforo è retta da don Luciano Bruno, e può contare su un apparato oratoriale strutturato, con una bella squadra di attivissimi animatori. Dal 2017, infatti, la Pro loco del paese ha cessato la sua attività: ad animare la vita del paese in questi ultimi anni sono stati loro, con le iniziative, i tornei, le manifestazioni. Da quest’estate, alcuni di loro hanno deciso di mettersi in gioco con una nuova Associazione di promozione turistica, che ha già realizzato le prime iniziative. La parrocchia può contare anche su tanti volontari, sui catechisti ed è attivo pureun gruppo Caritas. «Sono molto contento – ci dice don Luciano –: nella mia comunità c’è una bella partecipazione, nonostante numericamente siamo di meno. I fedeli mi aiutano molto. Ho sempre dato molto spazio a loro e in questo sono ripagato. Oggi posso contare su un bell’aiuto, indispensabile con l’età che avanza». Il paese ha una Casa di riposo, attualmente gestita dalla Fondazione diocesana Santa Marta, ed aveva un Centro socio-assistenziale, Raf Arcobaleno, che purtroppo ha dovuto chiudere per necessità di ristrutturazione. Il paese si candida a diventare un punto di riferimento per la fascia dei più giovani: è in costruzione il nuovo Polo dell’infanzia, con Sezione Primavera e Scuola dell’infanzia. Vivace animatrice culturale del paese è l’Associazione AttivaMente, che gestisce la Biblioteca e organizza incontri ed esposizioni.


PIANFEI


Immerso nel verde, proteso su un altopiano tra la piana cuneese e Villanova, sta Pianfei. Una piccola comunità, raccolta e tranquilla, che può godere di scenari naturali e di spazi verdi tutti da esplorare, con il panorama affascinante del lago artificiale, oggetto di lavori che intendono potenziarlo fino al massimo della sua capacità. Pianfei conta due parrocchie, San Giovanni Battista nel concentrico e San Giuseppe in frazione Blangetti, rette entrambe da don Arnaldo Rossi. È attivo un vivace Oratorio, che promuove tante attività e iniziative anche in sinergia con le altre parrocchie della zona e la catechesi. Dal punto di vista sociale, due fiori all’occhiello del paese sono l’Asilo “Gandolfi”, istituzione privata, e il Condominio sociale “Casa di Mosè”, tra le prime Residenze assistenziali ad assumere, con successo, la nuova configurazione in seguito alle difficoltà della pandemia. Oltre alla solida Pro loco, in paese è attivo il gruppo degli “Amici del Presepe” che curano un grande diorama all’interno della ex Confraternita che ogni anno richiama migliaia di appassionati in occasione del Natale. Il paese ha anche un Gruppo Alpini, il Gruppo di Protezione civile e una solida rete di volontariato a supporto dei servizi. Si è recentemente arricchito di uno spazio all’aperto dedicato a giovani e famiglie, il Parco dei ragazzi (e a settimane si dovrebbe inaugurare anche un locale al chiuso, ricavato dal secondo piano della Casa delle associazioni). È attiva la Società Operaia, altro spazio pubblico a disposizione della comunità, in cui si organizzano anche attività didattiche ed eventi. Altra realtà intraprendente è l’Associazione Blangeventi, che cura manifestazioni e volontariato ai Blangetti.


PEVERAGNO


All’ombra biforcuta della Bisalta si allarga il Comune di Peveragno, un paese dalla forte vocazione montana, con alcune borgate che già si protendono verso le alture, e caratterizzato da una significativa eredità storica e culturale, che si protende fino al Medioevo. Sono cinque le comunità parrocchiali, storicamente, del paese: Santa Maria nel concentrico e San Giovanni Battista, sempre nel capoluogo. Nella frazione San Lorenzo sorge l’omonima parrocchia retta da don Valerio Ferro, cui sono affidate anche San Maurizio a Pradeboni, mentre Madonna delle Grazie a Montefallonio è suddivisa tra don Luca e don Valerio. Sono attivi due vivaci Oratori (con organizzazione di numerose attività per i giovani), in Peveragno e a San Lorenzo, in quest’ultima frazione è operativo anche un asilo parrocchiale. Inoltre, il territorio ospita il medievale Santuario di Madonna dei Boschi (o della Madonna del Borgato), che tuttavia è attualmente chiuso. Tra gli abitanti della frazione è sorto un movimento che si impegna a cercare di tutelare il bene e riaprirlo (attualmente è di proprietà della Comunità salesiana di Cuneo). Non è il solo bene di Peveragno meritevole di tutela: anche la Confraternita di Santa Croce, per molti anni in comodato al Comune, è stato al centro di progetti per il restauro e la messa in sicurezza, necessari a preservarla per il futuro. L’Associazione culturale “Il Ricetto” che raccoglie architetti, ingegneri e appassionati, è nata proprio con l’intento di tenere sotto controllo il ricco patrimonio culturale del territorio e tentare di valorizzarlo, laddove la pubblica amministrazione non arriva. È solo un esempio del vivace tessuto associazionistico del Comune, che spazia dalle Associazioni di promozione turistica, dalla Pro loco ai Comitati di frazione, a quelle artistico-musicali e sportive (ad esempio, la Compagnia teatrale del Birùn animatrice di incontri e spettacoli culturali). Dal punto di vista economico, i commercianti sono riuniti in un’Associazione che crea iniziative, oltre al Consorzio per la tutela e la valorizzazione della fragola, che è l’eccellenza dell’agricoltura peve

ragnese, a cui è dedicata la Sagra di giugno, la principale manifestazione del paese. Il paese ospita ben quattro Case di riposo, la “Don G. Peirone” comunale, e le residenze “Le rose” nel concentrico, “Villa Fiorita” a Montefallonio e “Villa Moscati” a San Giovenale.


MARGARITA


La piccola e vivace comunità di Margarita ha festeggiato nel 2018 i suoi primi mille anni di storia, e proprio quest’anno l’importante traguardo dei 300 anni della posa della prima pietra della parrocchiale. Da tre secoli la chiesa dedicata a santa Margherita rappresenta un punto di riferimento, anche visivo oltre che spirituale nella pianura, grazie al suo campanile, tra i più alti e maestosi della zona. La chiesa è un esempio magnifico di architettura barocca, realizzata dall’architetto Francesco Gallo. Rispecchia una comunità “orgogliosa”, attualmente guidata dal parroco Paolo Biestro, che ha preso le redini della Parrocchia nel 2023 arrivando da Niella Tanaro, subentrando a don Bruno Misuracchi. I confini del paese vengono inoltre delimitati da quattro significative cappelle, dedicate a San Bernardo, Sant’Anna, San Magno, San Rocco. Commenta don Paolo: «Ho trovato collaboratori generosi e una comunità aperta, poi come in tutte le cose c’è chi è più attivo e chi più tranquillo». Da quest’anno poi, potrà riaprire l’Oratorio, che negli ultimi due anni aveva ospitato le classi della Primaria, in vista dei lavori di ristrutturazione al plesso. Animatori e bimbi ritroveranno quindi la loro sede naturale per le loro attività. Il mondo dei margaritesi è legato a doppio filo alla cultura rurale e in particolare alla coltivazione del cavolo. L’ortaggio è l’eccellenza locale più celebrata, protagonista della sagra che annualmente costituisce la manifestazione principale, nel centro medievale del paese, all’ombra della torre medievale che, insieme alla confraternita e alla già citata parrocchiale, è il monumento più significativo del paese. La vita culturale del paese è animata dall’attivissima Associazione “La Nave di Ulisse”. Anche a Margarita sono presenti il Gruppo Alpini, e l’Associazione di volontariato Margarita Attiva e Solidale. Dal punto di vista socio assistenziale, il paese ospita l’importante realtà della Casa di riposo “Giubergia”.

FRABOSA SOPRANA


Frabosa Soprana, così come Frabosa Sottana, è una comunità di montagna, con il concentrico e molti borghi sparsi su un territorio vasto e complesso, contando numerose frazioni: Corsaglia, Fontane, Lanza Serra, Mondagnola, San Martino, Seccata, Bassi Soprani e Sottani. Qui si vivono le difficoltà dei paesi delle terre alte, sempre più spopolati e quindi sempre più carenti di servizi e presidio, anche dal punto di vista ambientale. Se un tempo infatti numerosi erano gli agricoltori che si prendevano cura di boschi e terreni, da cui traevano sostentamento, recentemente stanno venendo sempre più meno anche queste presenze e l’acuirsi dell’intensità delle precipitazioni e del maltempo crea spesso gravi danni idrogeologici, con frane e smottamenti che danneggiano e interrompono strade, a cui è difficile porre rimedio. Frabosa Soprana è un Comune dalla forte vocazione turistica, che cerca di mantenere, in inverno ed estate. È operativa una società sciistica, la Frabosa Ski 2000, che tiene aperti, laddove possibile, gli impianti del paese. In collaborazione con il Comune, sono attive numerose realtà di valorizzazione delle tradizioni locali, dalla Confraternita dei Cavalieri della Raschera e del Bruss, animatori di iniziative e dell’annuale Sagra della Raschera, al laboratorio dei “Frabusan ki taiou”, dedicato alla produzione di coltelli, e ancora all’Ecomuseo del marmo, che ricorda le tradizioni estrattive e le ricchezze geologiche della zona. A Fontane è presente un piccolo Museo dedicato alle tradizioni e alla castanicoltura. A Bossea, uno dei poli turistici principali del paese, sono aperte le celebri Grotte. Vi sono ben due Gruppi Alpini, uno di Soprana e uno di Fontane. Il territorio ecclesiale di Frabosa Soprana è articolato in cinque parrocchie: San Giovanni Battista nel concentrico, Santissima Annunziata a Mondagnola, San Bartolomeo a Fontane, Santi Giacomo e Filippo al Serro, Madonna della Neve a Corsaglia, rette da don Adriano Preve. Nonostante l’esiguità dei numeri nelle varie frazioni, spesso gli abitanti sono poche decine, la vita spirituale di queste parrocchie procede, tendendo sempre a una maggiore unità e collaborazione tra le varie realtà.

FRABOSA SOTTANA


Frabosa Sottana è uno dei Comuni più turisticamente rilevanti dell’intera provincia di Cuneo, come evidenziato anche recentemente dai dati delle presenze raccolti a livello regionale, elemento che lo configura come una realtà molto particolare, con un grandissimo numero di villeggianti e lavoratori stagionali, residenti solo per alcuni mesi l’anno. Ospita nel suo territorio ben due stazioni sciistiche, Prato Nevoso e Artesina. Il Comune di Sottana è diviso in ben cinque parrocchie: San Giorgio nel concentrico, San Biagio a Miroglio (parrocchia di riferimento anche della stazione di Artesina), San Giuseppe a Pianvignale, Madonna della Neve ad Alma, Maria Vergine Assunta a Prato Nevoso. Don Gianni Martino regge quelle di Alma, Pianvignale e collabora a Miroglio, nei mesi di apertura, con don Adriano Preve, che segue invece concentrico e Prato Nevoso. Quest’ultima è una realtà sui generis, essendo prettamente turistica è aperta quattro mesi d’inverno e tre mesi d’estate, nei periodi di maggiore presenza, momenti in cui le celebrazioni del sabato sera sono particolarmente partecipate. Ad Alma e Pianvignale si tengono regolarmente incontri di lettura e commento del Vangelo. Mensilmente inoltre si tengono appuntamenti di catechesi per adulti e ragazzi. La comunità è inoltre molto attiva e rispondente sul fronte della solidarietà, con iniziative di “adozione a distanza” e supporto a cause benefiche. Frabosa Sottana è un Comune particolarmente attivo anche nel campo delle manifestazioni: l’Associazione turistica Mondolè si occupa di organizzare numerosi eventi, tra cui il Galà della “Castagna d’oro”, che vede ogni anno ospiti di rilievo nazionale. Allo stesso modo, la stazione di Prato Nevoso organizza concerti ed eventi di grande richiamo. A dispetto della forte presenza turistica, paradossalmente, è una realtà che deve scontrarsi con le difficoltà che accomunano molti paesi delle terre alte, ovvero lo spopolamento e la carenza di servizi. A questo si cerca di rimediare facendo rete il più possibile tra le varie realtà e promuovendo anche patti di comunità e strumenti innovativi. Tra le Scuole in paese è presente una Scuola dell’infanzia di matrice montessoriana. Il tessuto associazionistico comprende un Forum Giovanile, un’attiva Pro loco, il Gruppo Alpini e alcuni Gruppi frazionali, tra cui quello di Pianvignale, che organizza un presepe vivente originale e frequentato, che negli ultimi anni si è caratterizzato con il tema della pace. Nel territorio del Comune sono presenti anche una Grotta visitabile su appuntamento, la Grotta del Caudano, e il Museo della montagna e della sua gente attivo a Miroglio. Il Galà Palace, palazzetto in centro, è attualmente il fulcro delle manifestazioni e degli eventi.

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