Questa è una vicenda che il nostro giornale segue da anni: un "braccio di ferro" tra Comune e Asl per le tasse mai pagate sul vecchio ospedale, il padiglione "Michelotti". Uno scontro giudiziario che sta in piedi dal 2019 e che ha una mezza dozzina di diramazioni diverse. Questa è una delle ultime e vale più o meno 11 mila euro. Riguarda il pagamento dell'IMU del 2013 sull'ex Ospedale, e in particolare sul padiglione "Michelotti" (che ora, peraltro, è all'asta). Ma non è l’unica: a sommarle tutte si arriva a una cifra che sale oltre i 40 mila euro tra Imu (dal 2013 al 2016) e Tasi, la tassa sui servizi (dal 2014 al 2016). Ora è arrivata la sentenza di Cassazione: è l'Asl a dover pagare l'IMU.
Perché si è generata questa situazione? In sostanza, la ragione è questa: l’immobile, tutt'ora di proprietà dell’Asl, era stato dichiarato dal suo stesso proprietario “esente” dalle imposte comunali in quanto struttura sanitaria. Questo in forza di un decreto legislativo del 1992 che vale per gli immobili «destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali o sanitarie». Come gli Ospedali, appunto. Se non fosse per il fatto che… l’ex Ospedale è, appunto, un “ex” Ospedale. Chiuso e inutilizzato dal 2010, come tutti sanno a Mondovì, ovvero da quando è stata aperta la nuova struttura a San Rocchetto. Dunque il Comune, dopo gli accertamenti ha presentato all’Asl il conto, chiedendo il pagamento di anni di arretrati per Imu e Tasi.
Sentenze precedenti erano state... "salomoniche": alcune avevano dato ragione al Comune, altre all'Asl. Con l’ordinanza numero 32357/2024 pubblicata nella giornata di ieri, venerdì 13 dicembre, la Corte Suprema di Cassazione "accoglie il ricorso, cassa la sentenza impugnata e rinvia la causa alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado del Piemonte in diversa composizione, anche per la regolamentazione delle spese del presente giudizio di legittimità". Il Comune di Mondovì, dunque, vede ufficialmente riconosciute le proprie ragioni nel contenzioso che dal 2019 lo vede contrapposto all’ASL CN 1 in merito alle tasse non pagate sul padiglione “Michelotti”, l’ala più recente del vecchio ospedale di Piazza. «Si tratta della prima sentenza di questo tipo in tutta Italia - commentano il sindaco, Luca Robaldo, e l'assessore al Bilancio, Alberto Rabbia, - e probabilmente farà giurisprudenza su casi similari. Nonostante il Comune avesse perso gli altri gradi di giudizio, abbiamo comunque deciso di ricorrere alla Corte Suprema di Cassazione e tale ostinazione si è rivelata vincente. La Corte, infatti, ha pienamente accolto le ragioni del Comune riconoscendo la correttezza del proprio operato. Siamo quindi grati agli uffici comunali e in particolare alla dirigente, dott.ssa Elena Pecollo, per avere sempre lavorato con grande competenza professionale, oggi riconosciuta pubblicamente. Alla luce di questa sentenza, infine, siamo fiduciosi che l’ASL abbandoni in via definitiva anche gli altri contenziosi ancora pendenti». In virtù del pronunciamento da parte della Corte di cassazione, dunque, l’ASL CN 1 dovrà saldare l’avviso IMU dell’anno 2013 per un totale di 11.306,15 euro.
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