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Armo-Cantarana: il Ministero dell’Ambiente chiede spiegazioni

Documentazione obsoleta e lacunosa, Anas ha 20 giorni per rispondere

Armo-Cantarana: il Ministero dell’Ambiente chiede spiegazioni

Procede a singhiozzi l’iter per la realizzazione del traforo Armo Cantarana. Lo scorso mese di luglio era entrato ufficialmente in vigore il Decreto Infrastrutture, che tra gli interventi prioritari includeva anche la realizzazione della Variante Pieve di Teco-Ormea, con il traforo di valico Armo-Cantarana, confermando lo stanziamento delle risorse necessarie all’interno del Contratto di Programma ANAS 2021–2025. A fine novembre il progetto definitivo per la realizzazione della variante Pieve di Teco-Ormea era stato approvato in linea tecnica dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, convalidando la fattibilità dell'intervento. Ora un altro “stop”: con un atto protocollato il 15 dicembre il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha richiesto ad Anas integrazioni sostanziali al progetto della variante. La Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale ha inviato ad Anas una richiesta articolata che tocca praticamente tutti gli aspetti del progetto. La Commissione ha riscontrato una carenza della documentazione tecnica, con analisi specialistiche come quelle geotecniche ormai obsolete. Viene quindi richiesto ad Anas di procedere a un aggiornamento generale del progetto e di pubblicare la documentazione in maniera ordinata senza ripetizioni.

Particolare attenzione viene posta sui dati relativi alla biodiversità: i rilievi utilizzati risalgono al 2011, quindi circa 14 anni fa. Il Ministero chiede aggiornamenti completi, soprattutto per chirotteri, anfibi e zone umide e per la flora tipica degli ambienti ripari. Il Ministero, tra le altre cose, chiede di chiarire se i piloni dei viadotti siano previsti o meno in alveo. Nel documento si sottolinea che il progetto prevede almeno 7 attraversamenti di altrettanti rii con viadotti e che le eventuali pile non possono essere collocate in alveo e devono essere poste al di fuori delle sponde incise.

Sul fronte paesaggistico, non essendo presente alcun elaborato di dettaglio che mostri come le opere verranno effettivamente realizzate, il Ministero chiede di produrre elaborazioni grafiche e fotografiche rappresentative dell’inserimento delle nuove opere nel contesto, soprattutto in corrispondenza degli svincoli di Acquetico e Armo. Insomma una copiosa richiesta di integrazioni che Anas dovrà fornire entro venti giorni. Prima della scadenza, l’azienda può presentare una richiesta motivata di proroga. Se la documentazione non dovesse arrivare entro i termini, la Commissione procederà all’archiviazione del procedimento.

Sulla questione è intervenuto per “rasserenare gli animi” il Vice presidente della Regione Liguria Alessandro Piana: «Il progetto ha già superato i principali step approvativi previsti dalla normativa. L’iter autorizzativo prosegue regolarmente: attualmente l’opera è sottoposta alla valutazione del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), che ha trasmesso ad Anas una richiesta di integrazioni documentali. Anas provvederà prontamente al riscontro della documentazione necessaria al fine di completare il percorso autorizzativo e procedere con l’opera. Nulla di allarmante, ma il normale decorso della procedura».

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