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12 Luglio 2025 - 21:56
Una nuova proposta della Commissione Europea punta a introdurre un significativo aumento delle accise su sigarette, tabacco e prodotti alternativi. L’obiettivo è raccogliere fondi per il bilancio europeo 2028–2035. Se approvata, la misura comporterà un aumento dei prezzi al consumo che potrebbe farsi sentire anche a livello locale.
La bozza di riforma, che sarà esaminata ufficialmente dalla Commissione il 16 luglio, prevede incrementi considerevoli:
+139% per le accise minime sulle sigarette tradizionali
+258% per il tabacco da arrotolare
+1090% per sigari e sigarilli
Da 0,12 a 0,36 euro per ml per i liquidi delle sigarette elettroniche
Fino a 108 euro per 1.000 pezzi per il tabacco riscaldato
Secondo alcune stime riportate da RaiNews e Fanpage, un pacchetto oggi venduto a 5 euro potrebbe arrivare a costare oltre 6 euro, anche in Italia.
La proposta rappresenta una novità sostanziale: le entrate fiscali derivanti da queste accise non andrebbero più ai singoli Stati membri, ma direttamente all’Unione Europea. L’intento è contribuire con circa 15 miliardi di euro all’anno al bilancio europeo, finanziando spese comuni legate a transizione ecologica, difesa e digitalizzazione.
La proposta ha generato divisioni all’interno dell’Unione Europea. Secondo quanto riportato da Il Giornale, paesi come Germania, Francia, Spagna e Repubblica Ceca si dicono favorevoli a una riforma complessiva della direttiva sulle accise, ferma dal 2011. Altri, tra cui Italia, Svezia, Grecia e Romania, esprimono dubbi sulla cessione di parte della sovranità fiscale a Bruxelles.
A livello locale, gli effetti della misura potrebbero farsi sentire su più fronti. Un aumento generalizzato dei prezzi potrebbe ridurre i consumi, con conseguenze per le tabaccherie e i piccoli rivenditori. Alcuni osservatori segnalano inoltre un potenziale aumento del contrabbando e della vendita illegale di tabacco, come già accaduto in passato in contesti di aumento fiscale rapido.
Secondo l’analisi pubblicata da EU Reporter, il rischio è che l’aumento eccessivo delle accise produca effetti distorsivi, senza ottenere i risultati sperati né in termini di salute pubblica né di entrate.
Il 16 luglio la Commissione presenterà ufficialmente la proposta. Seguiranno discussioni tecniche e politiche tra i 27 Stati membri. Per entrare in vigore, la riforma richiederà l’unanimità, come previsto per le decisioni fiscali comuni. In caso di approvazione, le nuove accise potrebbero diventare operative a partire dal 2028.
Per ora, i consumatori e gli operatori del settore restano in attesa di sviluppi. In molti casi, soprattutto nelle realtà locali, saranno i prossimi mesi a chiarire quanto impatto concreto avrà questa misura sulla vita quotidiana e sull’economia del territorio.
Proposta dalla Commissione UE per finanziare il bilancio 2028–2035
Obiettivo: 15 miliardi €/anno di entrate
Le accise non andranno agli Stati, ma direttamente a Bruxelles
Prodotto | Aumento Stimato delle Accise | Impatto sul Prezzo Finale |
---|---|---|
Sigarette tradizionali | +139% | +1,00 € a pacchetto |
Tabacco da arrotolare | +258% | +1,50 € per 30g |
Sigari e sigarilli | +1090% | +3,00 € a confezione |
E-cig (liquidi) | Da 0,12 a 0,36 €/ml | +1,80 € su 5ml |
Tabacco riscaldato | Fino a 108 €/1.000 pezzi | +0,50–1,00 € a confezione |
Consumi in calo?
️ Potenziali perdite per tabaccai e rivenditori
⚠️ Rischio crescita del contrabbando
Effetto maggiore su fasce sociali a basso reddito
Favorevoli | Contrari |
---|---|
Germania, Francia, Spagna | Italia, Svezia, Grecia, Romania |
16 luglio 2025: Presentazione ufficiale in Commissione
2026–2027: Discussione tra Stati membri
✅ 2028: Possibile entrata in vigore (se approvata all’unanimità)
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