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Con o senza "big"? Ecco chi c'è alla Vuelta 2025 (che parte da Torino)

Dopo il forfait di Pogaçar e Roglic l'esito sembra scontato, ma l'Italia può sperare

Emanuele Lubatti

21 Agosto 2025 - 09:46

Foto La Vuelta

Pogacar, Roglic, Yates, Carapaz ...c'è chi dice no La Vuelta di Spagna 2025 è pronta a partire, con un'inedita prima volta in Piemonte. Sabato, il 23 agosto, il via a Torino con la tappa inaugurale di pianura fino a Novara. Poi domenica la Alba-Limone Piemonte, con passaggio nel Monregalese, e lunedì la San Maurizio Canavese-Ceres prima di sconfinare in Francia e poi in terra iberica. La corsa durerà tre settimane, fino al suggello finale di Madrid domenica 14 settembre.  Cosa aspettarci per questa edizione 2025? Sicuramente non mancano i big ma partiamo dalle due assenze che fanno più rumore. Non ci sarà, com'era nell'aria, il più forte di tutti. Tadej Pogaçar, fresco vincitore del Tour, non parteciperà (così come non aveva preso parte al Giro). «Il corpo mi dice di riposare», aveva detto lo sloveno rimandando di fatto ancora l'assalto all'unico grande Giro che ancora gli manca. Finora il suo miglior piazzamento in Spagna è il terzo posto del 2019. Mancherà però anche il campione in carica Primo Roglic (dominatore assoluto delle ultime edizioni con quattro vittorie negli ultimi sei anni). D'accordo con la sua squadra, la Red Bull-Bora-Hansgrohe, ha deciso di concentrarsi sul Giro d'Italia - dove una caduta l'ha poi costretto al ritiro - e sul Tour de France (8° in classifica generale). Non ci saranno neanche il detentore del Giro 2025, il britannico Simon Yates e, a sorpresa, il boliviano Richard Carapaz. La sua squadra, l'EF, punta decisa sui giovani. Ecco quindi la carrellata dei campioni che potremmo vedere anche sulle nostre strade. Jonas Vingegaard La rinuncia di Pogačar spiana la strada a Jonas Vingegaard (Team Visma) come candidato principale al trionfo nella Vuelta a España 2025. Il danese arriva con il desiderio di rivincita, dopo un Tour de France chiuso in seconda posizione: un risultato che lui stesso ha considerato il «meno soddisfacente» tra i cinque podi ottenuti nella corsa francese. Dopo due anni di distanza, Vingegaard torna alla Vuelta, dove nel 2023 si era dovuto accontentare della piazza d’onore alle spalle del compagno di squadra Sepp Kuss. Con l’americano pronto a sostenerlo ancora una volta gregario di lusso, questa volta l’occasione di puntare al suo primo successo nella grande competizione che chiude la stagione è bella ghiotta. Classe '96, è professionista dal 2019 e ha caratteristiche di scalatore. È considerato uno dei migliori scalatori della sua generazione, l'unico dei cosiddetti big 6 al via. Juan Ayuso Juan Ayuso Pesquera, 23 anni ancora da compiere, è una delle giovani stelle del ciclismo spagnolo e corre con l’UAE Team Emirates XRG (la stessa squadra di Pogaçar). Passista-scalatore, ha debuttato tra i professionisti nel giugno 2021. Già l’anno successivo è salito sul podio della Vuelta a España, chiudendo terzo. Nel 2023 ha messo a segno le sue prime affermazioni nel World Tour, vincendo la cronometro al Giro di Romandia e due tappe al Giro di Svizzera, una delle quali sempre contro il tempo. Secondo i bookmaker, alle spalle di Jonas Vingegaard i principali rivali per la vittoria alla Vuelta saranno proprio Ayuso e il suo compagno Joao Almeida. Con l’assenza di Tadej Pogačar, l’UAE Team Emirates XRG punta infatti con decisione su di loro. João Almeida Lo abbiamo chiamato. João Pedro Gonçalves Almeida, classe 1998, è il nomi di punta del ciclismo portoghese. Passista-scalatore con ottime qualità a cronometro, corre per l’UAE Team Emirates XRG, la stessa squadra di Tadej Pogačar e Juan Ayuso. Almeida ha già collezionato diversi successi prestigiosi (Polonia 2021 e poi Paesi Baschi, Romandia e il Giro di Svizzera, tutti conquistati nel 2025), ma nei Grandi Giri il suo miglior risultato resta il terzo posto al Giro d’Italia 2023, dove si impose anche in una tappa e vinse la classifica dei giovani. Nel 2020, invece, aveva indossato la maglia rosa per quindici giorni. Filippo Ganna Passiamo agli italiani. Per Pippo Ganna, da Verbania classe 1996, sono state settimane complicate dopo la caduta (con commozione cerebrale) che gli ha provocato il ritiro al Tour. Facile pensare che non sia nelle migliori condizioni, ma un cronoman come lui è di diritto tra i papabili per la maglia verde, della classifica a punti. L'augurio di tutti gli italiani è che lasci il segno con una vittoria di tappa, magari proprio nella prova a cronometro dell'ultima settimana. Ganna, o meglio top Ganna, è specializzato nelle prove contro il tempo. Passista di potenza e talento, corre per la Ineos Grenadiers. Il suo palmares su strada è impressionante: due volte campione del mondo (2020 e 2021) e più volte campione italiano, con titoli conquistati nel 2019, 2020, 2022, 2023, 2024 e 2025. Le sue capacità non si limitano però ai titoli: al Giro d’Italia ha già collezionato sette successi di tappa — quattro nel 2020, due nel 2021 e uno nel 2024 — oltre proprio a una tappa alla Vuelta a España 2023. Antonio Tiberi L'Italia può togliersi soddisfazioni anche con Antonio Tiberi. Il 25enne di Frosinone, è uno dei talenti emergenti e corre con la Bahrain Victorious. Campione del mondo a cronometro tra gli juniores nel 2019, è passato professionista l’anno successivo. Alla Vuelta è in lizza per la maglia di miglior giovane. Il 2025 lo ha visto protagonista sin da inizio stagione: il terzo posto ottenuto alla Tirreno-Adriatico gli è valso i gradi di capitano della sua squadra e lo ha proiettato tra i favoriti del Giro d’Italia. Alla corsa rosa ha adottato inizialmente una condotta prudente, restando stabilmente nelle prime posizioni della classifica. La sua corsa è però cambiata bruscamente nella quattordicesima tappa, quando una caduta di gruppo lo ha costretto a perdere contatto dagli uomini di classifica. Giulio Ciccone Attenzione anche a Giulio Ciccone: 31 anni, di Chieti, nonchè scalatore di punta del team Lidl-Trek. Vanta nel palmarès la maglia azzurra del Giro d’Italia 2019, la maglia a pois al Tour de France 2023, tre tappe vinte alla corsa rosa e due giorni in giallo al Tour 2019. La sua stagione, impostata sul Giro d’Italia, era iniziata bene con il secondo posto all’UAE Tour, una vittoria al Tour of the Alps e il podio alla Liegi-Bastogne-Liegi. Alla Corsa Rosa, però, una caduta sotto la pioggia lo ha costretto al ritiro. Rientrato in estate, ha firmato l’impresa più importante della carriera conquistando in solitaria la Classica di San Sebastián, prima grande classica World Tour della sua bacheca. Può ambire alla maglia a pois Egan Bernal Egan Bernal, nato a Zipaquirá nel 1997 e portacolori della Ineos Grenadiers, è già nella storia del ciclismo: primo colombiano a vincere il Tour de France (2019) e trionfatore al Giro d’Italia 2021. Scalatore puro e uomo da corse a tappe, insegue ora la “Tripla Corona” con la Vuelta come ultimo tassello. Il 2025 segna il suo ritorno al successo dopo anni difficili: a febbraio ha conquistato in pochi giorni sia il titolo nazionale a cronometro che quello in linea, ponendo fine a un digiuno di vittore che durava dal 2021. Landa, Pidcock, Gall e gli altri Tra gli outsider che puntano al podio figurano Mikel Landa (in foto) idolo di casa e rientrato alle competizioni dopo la frattura vertebrale che lo aveva costretto al ritiro nella prima tappa del Giro, al via con la Soudal Quick-Step. Con ambizioni importanti anche Tom Pidcock, britannico della Pro Cycling Team e due volte campione olimpico nella mountain bike, e l’austriaco Felix Gall della Decathlon AG2R La Mondiale, reduce dal quinto posto al Tour de France. Dove vederla? DAZN o Discovery + In chiusura, aggiungiamo che la Vuelta a España 2025 in Italia è trasmessa in diretta tv sui canali di Eurosport, disponibili in streaming sulle piattaforme DAZN e Discovery+.

Giulio Ciccone

Attenzione anche a Giulio Ciccone: 31 anni, di Chieti, nonchè scalatore di punta del team Lidl-Trek. Vanta nel palmarès la maglia azzurra del Giro d’Italia 2019, la maglia a pois al Tour de France 2023, tre tappe vinte alla corsa rosa e due giorni in giallo al Tour 2019.

La sua stagione, impostata sul Giro d’Italia, era iniziata bene con il secondo posto all’UAE Tour, una vittoria al Tour of the Alps e il podio alla Liegi-Bastogne-Liegi. Alla Corsa Rosa, però, una caduta sotto la pioggia lo ha costretto al ritiro. Rientrato in estate, ha firmato l’impresa più importante della carriera conquistando in solitaria la Classica di San Sebastián, prima grande classica World Tour della sua bacheca. Può ambire alla maglia a pois

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