ultime notizie
17 Luglio 2025 - 10:28
Nelle scorse settimane il Comune di Fossano ha dotato la propria Polizia Locale dei “taser 10”. Questa iniziativa rende Fossano uno dei primi Comuni in Piemonte e il primo in provincia di Cuneo a fornire la pistola elettrica ai propri agenti. La notizia è stata ufficializzata dal Sindaco Dario Tallone al termine del corso teorico-pratico di tre giorni, organizzato presso il Comando di Polizia Locale di Fossano, che ha coinvolto 10 agenti tra sottufficiali e ufficiali.
«La nostra Amministrazione comunale continua ad investire nella sicurezza della popolazione - dichiara il Sindaco Tallone -. Siamo orgogliosi di essere tra i primi in Piemonte e i primi in provincia di Cuneo a dotare la Polizia Municipale di questo importante strumento. Il taser è prima di tutto uno strumento di deterrenza, basti pensare che nel 90% dei casi di impiego, prima del suo utilizzo, vede i malintenzionati desistere da condotte illegali, garantendo l’incolumità degli intervenuti e il ripristino delle condizioni generali di sicurezza. Questi investimenti sono indirizzati a potenziare e valorizzare l'attività degli operatori di Polizia Locale». I taser verranno impiegati dalla Municipale di Fossano per le attività e operazioni concernenti la sicurezza urbana non appena verrà ultimato l'ulteriore iter giuridico e sanitario con l'acquisizione da parte dell'ASL delle linee d'indirizzo sanitarie.
In questi giorni si è allargato anche a Cuneo con il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia a Cuneo, con la consigliera Noemi Mallone, che ha presentato una interpellanza in cui si sollecita l’Amministrazione a valutare l’opportunità di dotare la Polizia Locale del dispositivo taser seguendo l'esempio di Fossano.

“MEGLIO PIÙ AGENTI” – La scelta del Comune di Fossano viene ampiamente criticata in una lettera del coordinamento di “Cuneo Possibile”. «Apprendiamo con una smorfia di disgusto, perché di stupore è difficile parlare, l'orgoglio con il quale lo stesso ha annunciato il resistibile record che vede la città degli Acaja essere la prima sorella cuneese che possa fregiarsi di un comando di polizia locale dotato di taser di ordinanza. È difficile decidere da che parte cominciare per un commento ragionevole rispetto al traguardo amministrativo che i cittadini fossanesi – siamo certi – si sarebbero volentieri risparmiati, a favore di dozzine di altre priorità. In primis, è doveroso esporre a Tallone quantomeno la sintesi di quello che è il rapporto stilato nel marzo scorso da Amnesty International sull'esponenziale e pericoloso aumento nella dotazione e nell'uso della pistola elettrica. Tra le altre cose vi si legge: “Anche quando utilizzate a distanza, le armi a scarica elettrica causano gravi lesioni e, in alcuni casi, la morte”. Aggiungiamo ancora un ulteriore aspetto che ci è saltato all'occhio rispetto al caso Fossano: è proprio logico, ma potremmo dire corretto, opportuno, financo regolare, che lo sforzo per l'efficientamento del corpo di polizia municipale debba andare nella direzione di una implementazione dell'armamento d'ordinanza, e non invece nell'implementazione della mera dotazione organica? In fin dei conti nessuna legge obbliga (ancora) a dotarsi dei micidiali taser, mentre ci risulta che la normativa regionale del Piemonte, per la precisione l'articolo 1 della L.R. 57/1991, determini con una certa precisione il numero minimo di addetti che ogni Amministrazione dovrebbe avere in organico in Polizia Municipale (uno ogni mille abitanti), e ci risulta che Fossano si discosti in difetto da questa soglia».
IL TASER Il taser è un'arma elettroshock non letale utilizzata principalmente dalle forze dell’ordine per immobilizzare temporaneamente una persona. Funziona tramite il rilascio di due elettrodi collegati a fili che trasmettono una scarica elettrica, interferendo con i segnali muscolari del corpo. L’effetto provoca una perdita momentanea del controllo muscolare, permettendo di neutralizzare un soggetto senza causare danni permanenti.
Versione web de L'"Unione Monregalese", settimanale cattolico di informazione, notizie ed opinioni di Mondovì. Iscr. n°8 Reg. Canc. Trib. di Mondovì del 05-04-1951.
Direttore Responsabile Corrado Avagnina.
Edito da CEM - Cooperativa Editrice Monregalese Piazza S. Maria Maggiore, 6 - 12084 Mondovì - Tel. 0174 552900 - P.Iva: 01654260049
Registro delle Imprese di Cuneo n. 01654260049
Albo Società Cooperative n. A118893
Capitale Sociale € 25.768,00 i.v.
L’Unione Monregalese percepisce i contributi pubblici all’editoria. Tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Amministrazione trasparente: pubblicazione dei contributi pubblici, importo lordo contributo editoria anno 2022 euro 363.048,48 come da decreto della Presidenza Consiglio Ministri del 5.12.23
Oltre a quanto evidenziato in Nota Integrativa si evidenzia che gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis ricevuti dalla società sono contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di stato di cui all'art. 52 della L. 234/2012 a cui si rinvia e consultabile a questo link