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Carabiniere in pensione e scultore, ora fa il sindaco

Basilio Buzzanca, ex vicecomandante dei Carabinieri e artista per passione, è primo cittadino di Mombasiglio da poco più di un anno. Ci spiega come è cresciuto il suo amore per il paese. «Ero venuto per starci un anno e ne sono passati ben 44»

Carabiniere in pensione e scultore, ora fa il sindaco

Il sindaco Buzzanca è anche un grande appassionato di scultura

Era venuto a Mombasiglio per starci un anno, massimo due, ma ne sono passati 44. Basilio Buzzanca, vicecomandante dei Carabinieri oggi in pensione, da poco più di un anno è il sindaco di Mombasiglio. Ha amato questo paese da subito, così come tutti gli abitanti della Valle Mongia. Un affetto che lo ha spinto alla candidatura a primo cittadino. Senza mai lasciare da parte la sua grande passione che coltiva fin da piccolo: la scultura. Un attaccamento che ha espresso anche in un libricino da lui scritto, dal titolo “Storie e costumi del mondo contadino del Novecento in Valle Mongia”.

Ci può parlare della sua carriera da Carabiniere e come è nata la passione per il territorio e quindi
per Mombasiglio?

Sicuramente mi dilungherò tanto. Vede io sono arrivato a Mombasiglio che ero poco più di un adolescente, avevo appena diciotto anni. Ricordo che una sera di inverno, giunto in centro, trovai ad accogliermi un collega appena più grande di me. Con Livio legammo subito e siamo amici ancora oggi. Ricordo anche che mi affezionai subito al luogo in mezzo al verde, bella gente, paesino tranquillo e accogliente. Pensi, ero venuto qua per starci un anno, al massimo due e invece ne sono passati quasi quarantaquattro. Sono felice di conoscere ogni singola persona del paese, ma non solo, in realtà conosco ogni singola persona della splendida Valle Mongia.

Perchè ha deciso di candidarsi dopo la pensione?

Quando mi hanno messo a riposo dall’Arma sentivo che potevo dare ancora qualcosa alla comunità. Così lo scorso anno decisi di mettermi in discussione, con l’idea che, comunque sarebbe andata, per questi cinque anni avrei fatto del mio meglio. E ci sto provando. La mia gente ne ha bisogno, molti di loro mi stanno aiutando in forma prettamente volontaria e di questo sono orgoglioso. Vede, un sindaco senza l’appoggio della propria gente, per bravo che possa essere, nulla o quasi può.

Lei è anche appassionato di scultura…

Per quanto riguarda “l’altra mia vita” sono appassionato di arte da quando ero bambino. Nei primi anni Ottanta iniziai a intagliare e così proseguii per qualche anno. Poi partecipai ad alcuni corsi. Tra questi, spicca la Scuola di intaglio barocco della “San Carlo” di Torino. In pratica sono alcuni decenni che mi cimento nell’arte dell’intaglio, realizzo sculture figurative in stile tutto tondo, alto rilievo, mezzo rilievo e pochissimo intarsio. Dal 1984 ho partecipato a mostre locali, nazionali e internazionali, in Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Svizzera, Russia e in quasi tutte le regioni italiane.


Mombasiglio è molto attivo sul piano culturale e artistico. Ci può dire quali sono le iniziative in corso in questi ambiti?


Mombasiglio è un paese molto dinamico. Spesso vengono organizzate manifestazioni culturali di vario genere e vengono coinvolte Associazioni del territorio. Attualmente abbiamo attiva la Biblioteca civica, la Fondazione Castello, Discesa liberi, In quinta, la Pro loco. E il Comune con la partecipazione di vari volontari, sta tentando di mettere in luce le potenzialità del territorio. Poi abbiamo un ponte naturale sul Mongia fra i pochissimi esistenti in Europa, un sito archeologico ove sono state rinvenute steli etrusche, un Museo della prima campagna di Napoleone in Italia, i resti dell’antica filanda, passeggiate naturalistiche favolose, un Castello degno di nome, tanta ospitalità. Giusto una settimana fa sono state organizzate due giornate tra arte, archeologia e natura molto molto sentite, con una bella partecipazione. Le mostre d’arte in Castello proseguiranno fino al 10 agosto, spesso vengono organizzati eventi per la presentazione di libri di vario genere.

Cosa si augura per il futuro?

A questa domanda rispondo solo così: creare comunità, un paese che fa comunità non lo ferma nessuno.

Cosa direbbe ai turisti che vogliono visitare Mombasiglio?

Ai turisti dico: venite con educazione, rispettate il posto, godetevi la pace, la natura, l’arte, la storia, la gente, il buon cibo. La Valle Mongia è una valle incontaminata con un torrente pulito, boschi cedui o coltivati molto belli, in cima alla Valle una montagna con sentieri che si inerpicano fino a 1.800 metri, una flora diversa da luogo a luogo, diversificata e anche la fauna cervi, daini, caprioli, lepri, cinghiali, scoiattoli e decine e decine di altri animali, diversi tipi di rettili, e diversi tipi di uccelli, compreso il “frisone” uccello migratore coloratissimo che in estate giunge nel territorio di Mombasiglio per nidificare.

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