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24 Agosto 2025 - 05:13
Il caldo estivo non porta con sé solo sole e vacanze: aumenta anche il rischio di intossicazioni alimentari. Basta infatti trascurare poche regole di igiene nella preparazione e conservazione dei cibi per ritrovarsi a fare i conti con disturbi gastrointestinali causati da microrganismi o dalle tossine che producono.
Le cautele adottate lungo la filiera produttiva – dalla produzione alla commercializzazione – rischiano spesso di essere vanificate dal comportamento dei consumatori durante l’acquisto o nella gestione domestica degli alimenti. È fondamentale ricordare, ad esempio, che un alimento confezionato mantiene la sua sicurezza fino a quando la confezione è integra e le modalità di conservazione rispettano quelle indicate dal produttore. Una volta aperta la scatoletta di tonno o sgombro sott’olio, però, scatta il conto alla rovescia: contaminazioni da utensili e aria possono accelerarne il deterioramento, rendendo il prodotto pericoloso.
Secondo le stime, 1,8 milioni di persone nel mondo muoiono ogni anno a causa di malattie gastrointestinali, in gran parte dovute a cibi o acqua contaminati. Una buona notizia c’è: la maggior parte di questi casi può essere evitata con una preparazione corretta degli alimenti.
Proprio per questo motivo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stilato i suoi “cinque punti chiave per alimenti più sicuri”, una guida semplice e pratica per ridurre al minimo i rischi.
1. Acquistare alimenti sicuri e freschi
Controllare le date di scadenza (“da consumarsi entro”).
Verificare igiene e temperatura dei banchi: 4-7 °C per i refrigerati, –12 °C per i congelati, –18 °C per i surgelati.
Evitare confezioni gonfie, danneggiate, arrugginite o prodotti dall’aspetto alterato.
2. Tenere gli alimenti alla giusta temperatura
Comprare per ultimi i cibi surgelati o refrigerati, trasportandoli in borse termiche.
Regolare bene il frigorifero: la temperatura ottimale è 4 °C.
Non lasciare i cibi cotti a temperatura ambiente: raffreddarli velocemente e conservarli in frigo.
Scongelare sempre in frigorifero, mai a temperatura ambiente.
3. Abituarsi alla pulizia
Lavare le mani ogni volta che si cambia alimento.
Pulire il frigorifero una volta a settimana e disinfettarlo ogni tre mesi.
Lavare superfici e taglieri dopo ogni utilizzo, meglio se in lavastoviglie.
Usare spugne e canovacci puliti e cambiarli spesso.
Lavare accuratamente frutta e verdura da consumare crude.
4. Far cuocere bene gli alimenti
Cuocere e riscaldare a temperature elevate: pollame, rolate e polpettoni non devono mai essere “al sangue”.
Con il microonde preferire porzioni piccole e ruotarle più volte per garantire una cottura uniforme.
5. Separare gli alimenti crudi da quelli cotti
Usare taglieri e utensili distinti per crudi e cotti.
Riporre i cibi non confezionati in contenitori puliti o avvolti nella pellicola.
Conservare le carni crude in contenitori impermeabili per evitare contaminazioni.
Piccole accortezze quotidiane – dal trasporto alla conservazione, dalla pulizia alla cottura – possono fare la differenza e trasformarsi nella miglior arma contro le intossicazioni alimentari.
Mangiare in sicurezza, soprattutto in estate, significa proteggere non solo la propria salute ma anche quella di tutta la famiglia.
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