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31 Agosto 2025 - 13:41
Si chiama “La scintilla della vita” il progetto promosso dall’Associazione Italiana Cuore e Rianimazione “Lorenzo Greco”, con il patrocinio della Regione Piemonte, che punta a diffondere la conoscenza e l’utilizzo del defibrillatore come strumento essenziale nella catena di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco.
Il messaggio dell’iniziativa è semplice ma potente: così come una lampadina si accende o un telefono si ricarica, anche il cuore può tornare a battere grazie all’impulso di un defibrillatore. Un’immagine immediata che rende comprensibile a tutti il valore di un intervento tempestivo.
Troppo spesso si pensa al defibrillatore come a un apparecchio complesso, riservato a medici e operatori sanitari. In realtà si tratta di uno strumento intuitivo, sicuro e guidato da istruzioni vocali, che accompagna passo dopo passo chi lo utilizza. Ciò significa che qualsiasi cittadino, anche senza una preparazione specifica, può diventare un anello fondamentale della catena di salvataggio.
Secondo le statistiche, intervenire nei primi minuti con un defibrillatore può aumentare fino al 70% le possibilità di sopravvivenza di una persona colpita da arresto cardiaco. È per questo che la diffusione capillare di questi dispositivi nei luoghi pubblici, unita alla consapevolezza del loro utilizzo, rappresenta una vera e propria arma di prevenzione.
Il progetto “La scintilla della vita” non si limita alla distribuzione di defibrillatori, ma intende anche promuovere una cultura della responsabilità condivisa: ricordare che la vita di una persona può dipendere da un gesto semplice e immediato. “Chiunque, seguendo la voce del defibrillatore, può trasformarsi in soccorritore e offrire una chance concreta di sopravvivenza”, sottolineano i promotori.
La Regione Piemonte ha scelto di sostenere l’iniziativa riconoscendone l’alto valore sociale e formativo. L’obiettivo è creare una rete di cittadini consapevoli e pronti ad agire, perché davanti a un arresto cardiaco il tempo è vita: ogni minuto perso riduce drasticamente le possibilità di salvezza.
“Un piccolo gesto può fare la differenza – ricordano dall’Associazione – non perdere il battito”. Un invito a non restare indifferenti, ma a essere parte attiva della comunità e custodi, ognuno nel proprio piccolo, di quella scintilla che può ridare vita.
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