ultime notizie
18 Ottobre 2025 - 11:19
Foto AFP/Sir
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
È buona notizia che una parte consistente della società, stanca della complicità dei governi occidentali, scenda in piazza per dire che questo non è il mondo che vogliono per i loro figli, disumano, opprimente verso i più deboli. Le proteste hanno inciso sui politici che contano, sempre attenti ai loro consensi, per raggiungere questo accordo di tregua.
Gesù si è sempre schierato dalla parte degli ultimi, lottando contro le ingiustizie e contro gli oppressori, e questa è stata la sua condanna.
Anche noi oggi ci troviamo a scegliere. C’è ancora un terzo polo che rappresenta la maggior parte della società: ha il profilo di quelli che vedono e sanno che non è giusto, se ne lavano le mani, non prendono posizione perché prendere posizione a favore dei più deboli è scomodo. Forse lo fanno perché hanno paura, non vogliono perdere privilegi, non vogliono fastidi, non si informano, sono vittime della propaganda?
L’indifferenza è il peggiore male della nostra società ed è una colpa grave perché il silenzio rende complici. Dante colloca gli ignavi nell’Antinferno, un luogo senza appartenenza, perché non li reputa neppure degni dell’Inferno. Nei talk televisivi, sulla questione palestinese, si nota tanta ignoranza storica: conclamata o voluta per irretire?
Certamente, anche se vi sono dei punti oscuri, l’esecrabile pogrom del 7 ottobre è da condannare senza attenuanti, perché la lotta per la liberazione non è giusta se causa delle stragi.
Il colonialismo, le violenze, le oppressioni verso il popolo palestinese risalgono a più di un secolo fa. Nel 1948 c’è stata la prima “nakba”: 750.000 palestinesi sono stati cacciati dalle loro terre, ed ancora oggi sono profughi senza terra. Le vessazioni nei confronti dei palestinesi sono continuate, fino ai giorni nostri. Oltre al massacro di Gaza, al colonialismo violento della Cisgiordania, organizzazioni umanitarie dicono che c’è apartheid, razzismo e suprematismo nei confronti degli arabi.
Per capirne di più, consiglio la lettura del libro di Ilan Pappè, uno storico israeliano: “Brevissima storia del conflitto tra Israele e Palestina dal 1882 ad oggi” (Fazi editore).
Speriamo che la tregua si trasformi presto in pace, ricordando però che non può esserci pace senza giustizia. Occorrerà monitorare la situazione per evitare, come è già successo, che una banale scusa faccia saltare il cessate il fuoco.
Invito il bellissimo popolo non violento delle piazze a continuare a manifestare anche per il Sudan, per l’Ucraina, per tutte le ingiustizie, nel mondo e in Italia.
Ci ritroveremo giovedì 6 novembre, per la lettura del Vangelo, alle ore 20,30, nei locali della Biblioteca comunale a Ceva.
Mario Regis
Versione web de L'"Unione Monregalese", settimanale cattolico di informazione, notizie ed opinioni di Mondovì. Iscr. n°8 Reg. Canc. Trib. di Mondovì del 05-04-1951.
Direttore Responsabile Corrado Avagnina.
Edito da CEM - Cooperativa Editrice Monregalese Piazza S. Maria Maggiore, 6 - 12084 Mondovì - Tel. 0174 552900 - P.Iva: 01654260049
Registro delle Imprese di Cuneo n. 01654260049
Albo Società Cooperative n. A118893
Capitale Sociale € 25.768,00 i.v.
L’Unione Monregalese percepisce i contributi pubblici all’editoria. Tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Amministrazione trasparente: pubblicazione dei contributi pubblici, importo lordo contributo editoria anno 2022 euro 363.048,48 come da decreto della Presidenza Consiglio Ministri del 5.12.23
Oltre a quanto evidenziato in Nota Integrativa si evidenzia che gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis ricevuti dalla società sono contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di stato di cui all'art. 52 della L. 234/2012 a cui si rinvia e consultabile a questo link