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05 Novembre 2025 - 12:42
Foto didascalica creata utilizzando il supporto dell'AI
Il futuro del tartufo nasce da qui. Con il progetto Tuber Next Gen 2025, la Regione Piemonte lancia una strategia ambiziosa e innovativa per tutelare e valorizzare il patrimonio tartufigeno, intrecciando pianificazione territoriale, gestione forestale e visione paesaggistica. Non solo tutela ambientale, ma un vero investimento sulla ricchezza culturale, agricola ed economica che da secoli fa del Piemonte la patria mondiale del tartufo bianco.
L’iniziativa è stata presentata al Grattacielo Piemonte dal presidente Alberto Cirio e dall’assessore alla Pianificazione territoriale e Tartuficoltura Marco Gallo. Obiettivo: costruire un modello condiviso con territori, tecnici e operatori per garantire che il tartufo – e i paesaggi che lo custodiscono – possano prosperare anche per le nuove generazioni.
«La qualità del paesaggio e la gestione sostenibile dei nostri boschi sono le basi della produzione tartufigena. Pianificare oggi significa consegnare un territorio più resiliente e sostenibile ai nostri figli»
— Cirio & Gallo
Il progetto si sviluppa attraverso una serie di incontri nei luoghi simbolo della tartuficoltura piemontese:
7 novembre – Alba
14 novembre – Asti & Alessandria
21 novembre – Torino (Giornata Nazionale degli Alberi)
Tavole rotonde, contributi tecnici e confronto tra istituzioni, trifolao, agronomi, forestali, architetti e associazioni agricole: un laboratorio partecipato per disegnare il Piemonte del futuro.

Grazie alle nuove Carte di attitudine dei suoli realizzate da IPLA, emergono dati sorprendenti:
333.000+ ettari idonei alla produzione del tartufo bianco
+39% rispetto alle stime precedenti
441 Comuni vocati, di cui 32 nuovi
Territori protagonisti: Cuneo, Asti, Alessandria, Torino e le valli Stura, Vermenagna e Tanaro
Una mappa che non solo valorizza, ma indirizza le scelte future su paesaggio, agricoltura e gestione forestale.
Il progetto mette al centro i paesaggi più preziosi per le specie tartufigene: querceti, siepi e filari, boschi gestiti e corridoi ecologici. La sfida è contrastare l’urbanizzazione e l’abbandono agricolo, promuovendo pratiche capaci di aumentare biodiversità, fertilità dei suoli e resa tartufigena. La natura lo ha dimostrato: dove i terreni vengono curati, il tartufo ritorna e prospera.
Il tartufo non è solo un prodotto: è cultura, paesaggio, racconto del territorio. Tuber Next Gen mette insieme conoscenza, innovazione e comunità per assicurare che questo tesoro continui a essere il simbolo del Piemonte nel mondo.
Il futuro del tartufo è già cominciato.
Ed è radicato nella terra, nei boschi e nella visione di un territorio che sa guardare lontano.
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