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19 Novembre 2025 - 11:46
Foto tratte dal profilo Facebook ufficiale di Atp Tour
La notte in cui Jannik Sinner ha piegato Carlos Alcaraz in due set, non è stata soltanto una celebrazione sportiva. È stata la conferma di un sentimento collettivo, una dichiarazione d’amore tra Torino e il grande tennis internazionale.
Eppure, mentre il palazzetto esplodeva, una domanda continuava a circolare: le ATP Finals resteranno davvero a Torino?
La finale 2025 è stata l’emblema del talento di Sinner e, allo stesso tempo, lo spot migliore possibile per Torino città del tennis. I numeri parlano da soli: 230.000 biglietti venduti, un record assoluto che certifica non solo la risposta del pubblico, ma anche il potenziale economico e mediatico dell’evento per il territorio. L’interesse, già altissimo a inizio stagione, aveva fatto segnare oltre 149 mila biglietti venduti con mesi di anticipo.
Anche il presidente della FITP, Binaghi, ha certificato l’impatto economico e sociale, che sfiora i 600 milioni di euro.
Torino ha riempito tutto: l’arena, il Fan Village, le attività nelle piazze, i locali del centro. È la dimostrazione che il capoluogo piemontese non ospita l’evento: lo vive, lo trasforma, lo amplifica.
E mentre il dibattito nazionale si accende, la posizione del governatore Alberto Cirio è netta: «Le ATP Finals? Rimarranno a Torino» ha detto in un'intervista a "La Stampa", aggiungendo poi: «Basta polemiche strumentali», riferendosi alle tensioni politiche e alle voci di un possibile spostamento altrove.
Secondo Cirio, la Regione sta facendo e continuerà a fare la propria parte. Lo ha spiegato chiaramente nell'intervista al quotidiano torinese: «Abbiamo già potenziato il Fan Village, aumentato i posti all’Inalpi Arena e lavorato con gli sponsor, a partire da Nitto. Faremo tutto ciò che serve per mantenere l’evento qui».
Il governatore rivendica il lavoro fatto e ricorda che il territorio ha saputo accogliere il torneo in modo esemplare, con "Torino e il Piemonte che hanno dimostrato di meritare questo evento e di saperlo organizzare meglio, con rinnovato entusiasmo a ogni edizione".
E per ribadire il legame unico tra la città e il torneo, Cirio ha usa un’immagine potente, profondamente piemontese: «Il nebbiolo diventa Barolo solo se lo pianti in Piemonte. Allo stesso modo, il successo delle Finals si deve anche al fatto che sono state fatte qui».
Per Cirio non si tratta solo di ottenere ancora qualche edizione: l’obiettivo è fare della città la capitale italiana del tennis, creando una vera e propria casa nazionale dedicata alla preparazione, alla formazione tecnica e alla crescita dei giovani talenti.
«Torino può diventare la nuova Coverciano del tennis», ha detto nell'intervista a "La Stampa". Un progetto ambizioso che sposta l’attenzione dal “tenere il torneo” al “trasformare il territorio”.
Nel dibattito sono entrati ministri, opposizioni e amministratori locali. Cirio, tuttavia, ha cercato di smontare le tensioni, affermando che l'organizzazione delle Finals sono state ottenute senza l'inserimento di figure politiche, crescendo di anno in anno. Quindi ora serve un lavoro di squadra, evitando scontri. E il governatore è netto: «È giusto che un grande evento coinvolga le istituzioni, ma la politica deve restare fuori dal campo».
Torino ha trovato nelle ATP Finals un'opportunità preziosissima: una vetrina globale, un motore economico, un catalizzatore culturale e turistico.
E il successo di Sinner, italiano, giovane, amatissimo, rende tutto ancora più significativo: il pubblico vuole vedere Jannik vincere a casa. Ancora.
Perché a Torino le Finals hanno trovato un tessuto urbano pronto ad accoglierle.
Perché l’affluenza è super e anche i dati degli ascolti televisivi confermano quanto il tennis, soprattutto grazie ai successi di Sinner (ma non solo) stia diventando sport nazionale.
Perché l'evento genera indotto, entusiasmo, ricadute culturali e infrastrutturali.
Perché il Piemonte sta investendo e vuole continuare a farlo, sfruttando il momento d’oro del tennis, come dicevamo.
Ma soprattutto perché, dopo l’ennesima finale infuocata contro Alcaraz e un'Inalpi Arena gremita, con una delle platee di tifosi più corretta che l'ATP ricordi (chiedere allo stesso Carlitos cosa ne pensi) una cosa è chiara: Sinner deve poter vincere ancora a Torino.
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